Il 9 settembre 1805 – 22 fruttidoro anno XIII – su rapporto di Laplace, un senatoconsulto imperiale abroga il calendario repubblicano. Il ritorno al calendario gregoriano è programmato per l’11 nevoso – 1º gennaio 1806.
La Convenzione aveva deciso, il 6 ottobre 1793 (15 vendemmiaioanno II), di creare un nuovo calendario, la cui data di inizio fu fissata al giorno della proclamazione della prima Repubblica, il 22 settembre 1792, giorno dell’equinozio d’autunno.
La settimana era sostituita dalla decade, i nomi dei giorni erano: primidì, duodì, tridì, quartidì, quintidì, sestidì, settidì, ottidì, nonidì, decadì; tre decadi formavano un mese. Fabre d’Églantineaveva dato loro il nome: vendemmiaio, che iniziava all’equinozio d’autunno, poi brumaio, frimaio, nevoso, piovoso, ventoso, germinale, floreale, pratile, messidoro, termidoro e fruttidoro.
Dopo fruttidoro, 5 giorni aggiuntivi terminavano l’anno e, durante gli anni bisestili, veniva aggiunto un sesto giorno, detto della Rivoluzione.
Il calendario repubblicano verrà utilizzato per 12 anni, 2 mesi e 27 giorni.