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9 NOVEMBRE 1799: 18 BRUMAIO, GIORNO 1

9 NOVEMBRE 1799: 18 BRUMAIO, GIORNO 1

Quando

Novembre 9, 2022    
12:00 am

Event Type

La presa del potere di Bonaparte si svolse in due giorni: il 18 e 19 brumaio, anno VIII.

 

Il 18, dalle 7, il comandante di Parigi François Joseph Lefebvre, i reggimenti della guarnigione e gli aiutanti delle quarantotto sezioni si presentano davanti alla casa di Napoleone Bonaparte, in rue Chantereine (ribattezzata, in suo onore, rue de la Victoire). Lì Bonaparte parla della Francia condotta vicino al baratro “dai pechinesi, dagli aborigeni e dagli incapaci di governare, con i buoni da gettare alla Senna”. Dice che degli “anarchici” sono pronti a rovesciare la rappresentanza nazionale e che, per sventare il loro piano, sia necessario trasportare i Consigli fuori da Parigi.

Alle otto e mezzo, il Consiglio degli Anziani decreta che il trasferimento delle assemblee a Saint-Cloud sarà per il giorno successivo, 19 brumaio. Con questo decreto, Bonaparte viene nominato capo di tutte le truppe: la guardia del corpo legislativo, le guardie nazionali sedentarie, le truppe di linea che si trovano nel comune di Parigi e in tutta la 17ª divisione militare.

Bonaparte si rivolge ai militari: “Soldati, il decreto straordinario del Consiglio degli Anziani…mi ha consegnato il comando della città e dell’esercito. L’ho accettato per sostenere le misure che prenderà e che sono tutte a favore del popolo. La Repubblica è mal governata da due anni: avete sperato che il mio ritorno ponesse fine a tanti mali; asseconderete il vostro generale con l’energia, la fermezza, la fiducia che ho sempre visto in voi. La libertà, la vittoria e la pace riporteranno la Repubblica francese al rango che occupava in Europa e che solo l’inettitudine o il tradimento le hanno fatto perdere. Lunga vita alla Repubblica!”

I capi delle quarantotto sezioni si diffondono subito in tutti i quartieri di Parigi per proclamare il decreto e Bonaparte si reca a cavallo alle Tuileries, seguito da un importante corteo di generali e di soldati.

Alle ore 9, Bonaparte è davanti al Consiglio degli Anziani, poi passa la rassegna delle truppe. Alle Tuileries (sede del Consiglio degli Anziani), a Lussemburgo (sede dei 5 direttori), all’École militaire, al palazzo Borbone (sede dei Cinquecento) e agli Invalides, 10.000 uomini, comandati dal generale Lannes con l’aiuto dei generali Milhaud, Murat, Marmont e Berruyer bloccano la città, mentre Lefebvre mantiene il comando della 17ª divisione militare.

Alle 10, i direttori Louis Gohier e Jean-François Moulin vengono bloccati, a Lussemburgo, dal generale Moreau. Emmanuel-Joseph Sieyès e Roger Ducos, che fanno parte del complotto, si arrendono come semplici cittadini al Consiglio degli Anziani. Qui Barras, Gohier e Moulin, con qualche velleità di resistenza, tentano di trasmettere i loro ordini a Lefebvre, che risponde loro che non conosce ora nessun altro superiore che Bonaparte.

Sono le 11. Nel giardino delle Tuileries Bonaparte confessa a Botot, il segretario di Barras: “Che cosa avete fatto di questa Francia che vi avevo lasciato così brillante?”

Mezzogiorno al Palazzo Borbone. Il presidente del Consiglio dei Cinquecento, Lucien Bonaparte, legge il decreto di trasferimento a Saint-Cloud. I giacobini protestano invano. Paul Barras, probabilmente corrotto da Talleyrand, Emmanuel-Joseph Sieyès e Roger Ducos si dimettono.

Sono le 14:00, gli uomini di Bonaparte tengono Parigi. Il direttore Moulin propone ai suoi colleghi di far fucilare Bonaparte. Un distaccamento inviato intorno al Lussemburgo gli fa rapidamente abbandonare il suo progetto. La guardia del Direttorio si schiera con Bonaparte.

Nella notte dal 18 al 19 brumaio, all’hotel de Breteuil, si ritrovano Talleyrand, Fouché, Lucien Bonaparte, Bérenger, Cabanis, Daunou, Sieyès e Gaudin. Tutto deve essere pronto per il giorno successivo; l’intera notte è dedicata alla scrittura di tutti i pezzi che devono essere utilizzati per garantire il successo della loro attività…