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9 MARZO 1796: MATRIMONIO DI NAPOLEONE E JOSÉPHINE

9 MARZO 1796: MATRIMONIO DI NAPOLEONE E JOSÉPHINE

Quando

Marzo 9, 2023    
Tutto il giorno

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Alle otto di sera, il 9 marzo 1796, al 3 rue d’Antin, nella dependance del municipio del II arrondissement di Parigi, l’Hôtel Mandragon, attualmente sede di BNP Paribas, è programmato il matrimonio civile di Napolione Buonaparte e di Marie Josèphe Rose Tascher de La Pagerie, viscontessa di Beauharnais, vedova del generale Alexandre de Beauharnais e madre di due figli, Eugène e Hortense.

Napoleone è il solo a chiamarla Joséphine. Appena nominato generale in capo dell’Armata d’Italia, deve ripartire qualche giorno dopo. Conosce la sua futura moglie da meno di sei mesi.

Alle otto, dunque, tre testimoni, Paul Barras, Jean-Lambert Tallien e Étienne-Jacques-Jérôme Calmelet sono lì ad aspettare con Joséphine l’arrivo di questo giovane generale e del suo testimone, il suo aiutante di campo il capitano Jean Lemarois – che non ha ancora 21 anni e non può legittimamente firmare come tale. L’attesa è lunga, l’ufficiale di stato civile, Leclercq, stanco, si ritira e lascia il posto al commissario del Direttorio Collin-Lacombe, che non è autorizzato a celebrare un matrimonio.

Infine, alle dieci, nel corridoio, dei rumori di stivali risuonano, è l’arrivo di Bonaparte e del suo aiutante di campo. Bonaparte lancia un “sposaci in fretta!”

Napoleone e Joséphine dichiarano di avere ventotto anni (in verità ventisei e trentadue). Napoleone si dà come titolo “Generale in capo dell’Esercito dell’Interno”, mentre è stato appena nominato (solo) “Generale in capo dell’Esercito d’Italia”, il che non è esattamente lo stesso…

Meno di trenta minuti dopo la lettura e la firma dell’atto di matrimonio civile, tutto è risolto; ognuno se ne torna a casa. Nessuna festa, nemmeno modesta, nessun banchetto, niente. Napoleone riaccompagna Joséphine nell’hotel che affitta dal 1795, nella rue Chantereine, che nel 1797 sarà ribattezzata in onore della vittoriosa campagna d’Italia “rue de la Victoire”, e vi rimane per la notte.

Si narra che, durante la prima notte di nozze, Fortuné, il cane di Joséphine, non felice di vedere il nuovo sposo nel letto della sua amante, avrebbe morso Bonaparte al polpaccio…