Sorting by

×
Vai al contenuto

9 MAGGIO 1821: LA SEPOLTURA DELL’IMPERATORE

9 MAGGIO 1821: LA SEPOLTURA DELL'IMPERATORE

Quando

Maggio 9, 2023    
Tutto il giorno

Event Type

• Leggiamo, di Frédéric Masson, Napoleone a Sant’Elena

La mattina del 9, i lavori erano terminati. Il governatore fece sapere che, secondo le istruzioni che aveva ricevuto di fare al generale Buonaparte le esequie di un ufficiale del più alto grado, la guarnigione in lutto avrebbe preso tutte le armi e che alle undici il corteo si sarebbe messo in marcia.

Alle dieci, a Longwood, l’abate Vignali celebrò la messa e l’ufficio dei morti, ai quali assistettero solo i francesi. Alle undici arrivarono gli inglesi. Dodici granatieri presero la bara sulle loro spalle e la trasportarono nel grande viale del giardino, dove era avanzato il carro funebre. La bara vi fu posta, coperta dal mantello di Marengo, sul quale Bertrand depose una spada.

L’abate Vignali, in abiti sacerdotali, prese la testa del corteo, accompagnato da Henry Bertrand. I dottori Arnott e Antommarchi venivano poi; poi il carro funebre, guidato da quattro cavalli che gli stallieri in lutto conducevano, e scortato da dodici granatieri disarmati, quelli che dovevano portare la bara quando si arrivava alla Valle. Gli angoli del panno funebre erano tenuti da Bertrand, Montholon, il giovane Napoleone Bertrand e Marchand.

Dietro, Ali, il cavallo dell’Imperatore tenuto da Archambault, poi tutto il personale in lutto. Infine, in una carrozza trainata da due cavalli guidati dalla sua gente, la signora Bertrand con Hortense e Arthur. In seguito, a cavallo, il governatore, il contrammiraglio, il commissario di Francia, e un gran numero di stato maggiore.

Le truppe della guarnigione, in numero di duemila, erano ammassate sull’altezza a sinistra della strada; mentre sfilava il corteo, la musica di ogni corpo suonava delle arie funebri; la nave ammiraglia e i forti sparavano, minuto per minuto, un colpo di cannone. A Hutt’s Gate, l’artiglieria da campo era in batteria, i cannonieri ai loro pezzi.

Alla svolta della strada, dove erano state trovate Lady Lowe e sua figlia, in lutto, e i servi che le accompagnavano, tutti misero piede a terra; i granatieri presero la bara sulle loro spalle e la calarono fino alla sepoltura. Fu deposto su due travi poste trasversalmente, all’apertura della tomba; l’abate Vignali avanzò, disse le preghiere e fece le benedizioni.

Lowe chiese al Gran Maresciallo se doveva parlare. Bertrand rispose con un gesto negativo. La bara scese nella cripta, salutata dall’artiglieria, con tre raffiche di quindici colpi ciascuna. Un’enorme pietra, nella quale era sigillato un anello, doveva chiudere la tomba; la sollevarono e la lasciarono dolcemente scendere, si guarnirono tutte le pietre di cemento romano. L’indomani si coprì il tutto di terra e si chiuse l’ingresso con tre lastre montate su blocchi di pietra.

Gli assistenti si erano gettati sui salici, impadronendosi dei rami come di reliquie; ciò era grave e formava l’inizio di una pericolosa superstizione; per prevenirla, Hudson Lowe fece erigere attorno alla tomba una barricata provvisoria. Due fazioni furono poste e vi fu stabilito un posto di dodici uomini, comandati da un ufficiale. Ai compagni dell’imperatore piacque chiamarla guardia d’onore.

Il 27 maggio, alle quattro, i compagni di Napoleone si imbarcarono per l’Europa sul Camel…