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7 MAGGIO 1821: MESSA IN BARA DELL’IMPERATORE

7 MAGGIO 1821: MESSA IN BARA DELL'IMPERATORE

Quando

Maggio 7, 2023    
Tutto il giorno

Event Type

• Leggiamo, di Frédéric Masson, Napoleone a Sant’Elena

La mattina del 7, nella camera mortuaria, la sfilata continuò per gli ufficiali e i soldati che non erano potuti venire il giorno prima, poi per gli abitanti degni di nota; non si permise di entrare alla gente del popolo, che si era radunata in folla davanti alla prima cinta.

Tuttavia il dottor Burton, a rischio della sua vita, si era procurato il gesso necessario. La testa fu rasata, furono raccolti i capelli che, destinati alla Famiglia, furono sigillati da Montholon e affidati a Marchand. In seguito Burton e Antommarchi, aiutati da Archambault, procedettero allo stampaggio, che ebbe successo. «È la figura del momento, dice Marchand, ma non quella di sei ore dopo la morte, che era quella del Console. »

Nel pomeriggio arrivò la bara. Era di latta rivestita di raso bianco, con un cuscino e un materasso della stessa stoffa. Vi si depose il corpo; per mancanza di spazio, non si poté lasciare sulla testa il cappello, che venne posato sulle cosce; si mise nella bara il vaso d’argento sormontato dall’aquila imperiale, che conteneva il cuore, e la scatola che conteneva lo stomaco; più un vaso d’argento con armi imperiali, coltello, forchetta e cucchiaio, un piatto d’argento, sei doppi napoleoni d’oro di Francia, quattro semplici, un doppio napoleone d’argento, uno semplice, mezzo, due doppi napoleoni d’oro d’Italia.

La prima bara, saldata dall’inglese che aveva saldato i vasi d’argento, fu posta in una seconda bara in mogano, che fu posta in una terza bara di piombo, saldata come la prima, e infine in una quarta, in mogano, chiusa da viti a testa d’argento.

La bara fu poi riposizionata sul letto di campagna, coperta di velluto viola, su cui si stendeva il mantello di Marengo. Davanti alla bara, su cui vi era un Crocifisso, l’abate Vignali pregava e il dottor Arnott continuava la sua sorveglianza; due servi dell’Imperatore erano in piedi su ogni lato della bara. Le porte si aprirono di nuovo, e tutti quelli che si presentarono poterono gettare l’acqua santa.

I lavori di costruzione della tomba erano iniziati solo la mattina del 7.