- Leggiamo prima le memorie di Marbot
Sono tanto più disposto a fornire pochi dettagli sugli affari che precedettero la battaglia di Eylau, in quanto le truppe del maresciallo Augereau, marciando in seconda linea, non presero parte a questi vari combattimenti, i più importanti dei quali ebbero luogo a Mohrungen, Bergfried, Guttstadt e Valtersdorf. Infine, il 6 febbraio, i russi decisero di fermarsi e di tenere fermo davanti alla piccola città di Landsberg.
Per questo, collocarono otto battaglioni d’élite nell’eccellente posizione di Hoff, la loro destra appoggiata al villaggio di questo nome, la loro sinistra ad un bosco folto, il loro centro coperto da un burrone incassato, che si poteva passare solo su un ponte molto stretto; otto pezzi di cannone coprivano il fronte di questa linea.
L’Imperatore, giunto di fronte a questa posizione con la cavalleria di Murat, non giudicò di aspettare la fanteria del maresciallo Soult, che era ancora a parecchie leghe di distanza, e fece attaccare i russi da alcuni reggimenti di cavalleria leggera che si lanciarono coraggiosamente sul ponte, attraversando il burrone… Ma, sopraffatti dalla sparatoria e dalla mitragliatrice, i nostri squadroni furono gettati in disordine nel burrone, da dove uscirono con grande dolore. L’Imperatore, vedendo gli sforzi della cavalleria leggera superflui, la fece sostituire con una divisione di dragoni, il cui attacco ebbe un risultato negativo.
Napoleone fece allora avanzare i terribili corazzieri del generale d’Hautpoul, che, attraversando il ponte e il burrone sotto una grandine di mitraglia, si sciolsero con rapidità sulla linea russa. In quel momento ci fu un terribile macello. I corazzieri, furiosi per le perdite che i loro compagni avevano appena sperimentato, sterminarono quasi interamente gli otto battaglioni russi! Tutto fu ucciso o preso; il campo di battaglia faceva orrore… Mai si vide una carica di cavalleria avere risultati così completi.
L’Imperatore, per testimoniare la sua soddisfazione ai corazzieri, abbracciò il loro generale in presenza di tutta la divisione; d’Hautpoul esclamò: “Per mostrarmi degno di tale onore, devo farmi uccidere per Vostra Maestà!” Mantenne la parola, perché giorno dopo morì sul campo di battaglia di Eylau. Che epoca e che uomini!
- Il generale di divisione Jean-Joseph Ange d’Hautpoul
Il generale d’Haupoul, nato il 13 maggio 1754 al castello di Salettes, a Cahuzac-sur-Vère, nell’attuale dipartimento del Tarn, faceva parte della riserva di cavalleria del maresciallo Murat con la sua prima divisione di corazzate, la seconda divisione era quella dei dragoni, comandati da Grouchy.
È, come al solito, in testa della sua divisione, quando in due cariche delle sue corazzate, appoggiate dai dragoni del generale Klein, spazza via due reggimenti di fanteria russi che cercavano di riprendere Hoff. Il risultato fu l’annientamento della retroguardia e la perdita di 2.000 uomini.
Come racconta Marbot, l’Imperatore viene a baciarlo davanti a tutta la sua divisione, e Hautpoul gli risponde “Per mostrarmi degno di tale onore, devo essere ucciso per Vostra Maestà!”.
Era un tempo in cui gli uomini mantenevano la loro parola. Due giorni dopo, l’8 febbraio 1807, prendendo parte alla gigantesca carica di cavalleria di Murat a Eylau, fu gravemente ferito da un Biscayen che gli ruppe la coscia sinistra, ma non morì sul campo di battaglia. Evaso al castello di Worin, tra Preussich-Eylau e Landsberg, egli rifiutò, contro il parere del barone Larrey, di essere amputato e il 14 febbraio 1807, sei giorni dopo, morì di setticemia.
Il nome di Hautpoul è inciso sull’Arco di Trionfo, colonna est.