Sorting by

×
Vai al contenuto

31 GENNAIO 1844: MORTE DEL GENERALE BERTRAND

31 GENNAIO 1844: MORTE DEL GENERALE BERTRAND

Quando

Gennaio 31, 2023    
12:00 am

Event Type

Molto indebolito fisicamente da un lungo viaggio negli Stati Uniti d’America che desiderava scoprire, Henri Gatien Bertrand, colto dal rigore dell’inverno che imperversa in Francia al suo ritorno, è vittima di un colpo di freddo che gli è fatale. Ed è nel suo palazzo di Châteauroux, nella sua città natale, che fa l’ultimo respiro.

La vita e la carriera di questo “fedele dei fedeli”, come lo si è soprannominato tante volte, non può limitarsi alla sua presenza a fianco dell’Imperatore sia sull’Isola d’Elba che su quella di Sant’Elena dove accompagnerà Napoleone fino al suo ultimo respiro. Per quasi 25 anni, non cesserà di dedicarsi a tutti i compiti che gli saranno affidati con coraggio ed efficacia.

• Primo fatto di armi in Egitto

Determinante fu l’incontro con Bonaparte, all’inizio della prima campagna d’Italia nel 1797. Il primo console non tardò ad apprezzare le qualità mostrate da Bertrand nell’arma del genio in materia di fortificazioni. Quest’ultimo li implementa durante la spedizione dall’Egitto mentre compie il suo primo atto di coraggio nella battaglia di Abu Kir.

Ferito due volte, Bertrand riuscì ad impadronirsi di una bandiera turca, contribuendo così alla vittoria. Tornato in Francia, Bertrand fu nominato comandante del Genio del campo di Saint-Omer, annesso al campo di Boulogne. Ed è sulla costa di Opale che farà realizzare lavori impressionanti, destinati a proteggere la flottiglia d’invasione. Fu nominato Commendatore della Legione d’onore nella grande distribuzione del 16 agosto 1804 nel vallone di Terlincthun.

• Aiutante di campo dell’Imperatore


Il 7 marzo 1805 Bertrand, generale di brigata, fu nominato aiutante di campo dell’imperatore. Dopo la partenza della Grande Armata dal campo di Boulogne, gli fu affidata una missione della massima importanza: ispezionare e riconoscere il terreno, dal Reno al Danubio, un compito così ben condotto che non sarà estraneo alla grande vittoria di Austerlitz dove si comporterà brillantemente contro il nemico, impadronendosi di una batteria di artiglieria.

Ma in precedenza, Bertrand si era chiaramente distinto per il suo coraggio favorendo la presa di un grande ponte particolarmente strategico che conduceva a Vienna, facendo credere alle truppe che stava per essere firmato un armistizio. Gli austriaci caddero nella trappola. La strada era libera per le truppe comandate da Murat e Lannes. Napoleone poteva stabilirsi nella capitale austriaca.

• Artigiano della vittoria di Wagram

Nominato generale di divisione il 30 maggio 1807, Bertrand è a Eylau, a Heislberg, Friedland…, mai molto lontano dall’Imperatore che lo apprezza al punto di costringere una certa Fanny Dillon, cugina dell’Imperatrice Giuseppina, a sposarlo. Un’unione che ne farà una “coppia esemplare”, secondo lo storico Jacques Macé.

Comandante del genio dell’esercito tedesco, Bertrand sarà uno degli artefici della vittoria di Wagram nel 1809, grazie ai ponti che farà costruire permettendo a tutto l’esercito francese di attraversare il Danubio, realizzando “il lavoro più bello fatto dai Romani…”, secondo Napoleone.

Nominato governatore delle province illiriche nel 1811, Bertrand non partecipò alla campagna di Russia, ma fu chiamato in soccorso della Grande Armata molto indebolita e gli fu affidato il comando del 4º Corpo.


Nominato Gran Maresciallo del Palazzo dopo la morte di Michel Duroc, ferito a morte da un proiettile, Bertrand, in seguito alla battaglia di Lipsia, si ritrovò in testa di una manciata di uomini ad Hanau ma, uno contro dieci, riesce nell’impresa di proteggere la ritirata del grosso delle truppe fino a Magonza. Sempre al fianco dell’imperatore durante la campagna di Francia del 1814, Bertrand si distinse a Montmirail e a Montereau. 


  • Un grande testimone dell’agonia

    Accompagnò Napoleone all’Isola d’Elba e poi, in qualità di maggiore generale della piccola truppa, tornò in Francia, cosa che gli valse di essere poi condannato a morte. Poi arriva Waterloo, la seconda abdicazione, la partenza per Sant’Elena. Bertrand fece la scelta di non abbandonare l’Imperatore e rimase sull’isola fino alla sua agonia.

    Amnistiato e rientrato in patria, Bertrand si dedica attivamente al suo ruolo di proprietario terriero, innova nei lavori agricoli, viene eletto deputato per un breve mandato. La morte di Fanny, avvenuta il 6 marzo 1836, lo gettò nel più profondo sgomento. Si trasferisce in Martinica per gestire le proprietà di famiglia della moglie e poi intraprende un grande e trionfale viaggio in America.

    • Il riposo eterno agli Invalides

    Entrato nella leggenda, Bertrand partecipa al commovente viaggio del Ritorno delle Ceneri, ignorando che un giorno avrà l’immenso onore di ritrovarsi vicino all’Imperatore all’Hôtel des Invalides, per volontà della rappresentanza nazionale e del popolo.

    Sepolto a Châteauroux in un primo tempo, il corpo di Bertrand, per iniziativa delle Camere, fu trasferito a Parigi in segno di grande riconoscimento. La cerimonia ufficiale si svolge il 5 maggio 1847, data altamente simbolica. La sua tomba si trova all’ingresso della cripta imperiale, di fronte a quella di Duroc, in cima alla scala che conduce alla cupola dove riposa Napoleone.

Hervé Deguines, che ha scritto queste righe, è l’autore dell’opera “Il generale Bertrand, Gran maresciallo del Palazzo, compagno di Napoleone per l’eternità” prefazione di David Chanteranne, apparso nelle edizioni Soteca. È disponibile presso l’autore al prezzo di 25 euro (spese di spedizione incluse), da indirizzare a nome dell’autore, 17 rue del’Ecluse Carrée, 62137 Coulogne. Contatto: deguines.herve@bbox.f