Napoleone apprese che, alla fine di settembre 1808, durante l’intervista di Erfurt, Talleyrand era entrato in contatto segreto con lo zar Alessandro I e gli aveva consigliato di rifiutare le proposte di alleanza dell’imperatore per avvicinarsi piuttosto agli austriaci. Inoltre, mentre era in Spagna, venne a sapere di un complotto, a seguito di voci sulla sua morte in Spagna, fomentato da Fouché e Talleyrand, per conservare il potere affidando la reggenza all’imperatrice Giuseppina. L’Imperatore è a Valladolid il 17 gennaio e torna subito al galoppo a Parigi dove arriva la mattina del 23.
Il 28 gennaio 1809 è a Parigi. Napoleone ha convocato un consiglio dei ministri ristretto al castello delle Tuileries. Vi partecipano l’arcicancelliere Cambacérès, l’arcitesoriere Lebrun, il Ministro della Marina Decrès, il Ministro della Polizia generale Fouché e Talleyrand. Napoleone risparmia Fouché, ma lancia a Talleyrand:
“Tu sei un ladro, un codardo, un uomo senza fede; non credevi in Dio. Per tutta la vita hai mancato a tutti i tuoi doveri, hai ingannato, tradito tutti. Non c’è per te nulla di sacro; venderesti tuo padre. Vi ho riempito di beni e non c’è nulla che non possiate fare contro di me.
Così, da dieci mesi, avete avuto l’impudicizia, perché supponete che i miei affari in Spagna siano sbagliati, di dire a chiunque voglia sentirlo che avete sempre incolpato la mia impresa su questo regno, mentre siete stati voi a darmi la prima idea, che mi ha spinto a farlo! [poi evocando il duca di Enghien] Quest’uomo, questo sventurato, da chi però sono stato avvertito del luogo della sua residenza? Chi mi ha fatto infuriare contro di lui? Estraneo alla morte del duca d’Enghien! Ma dimenticate che me l’avete consigliato per iscritto?
Straniero anche nella guerra di Spagna? Ma dimenticate che mi avete consigliato di ricominciare la politica di Luigi XIV? Dimenticate che siete stati il tramite di tutti i negoziati che hanno portato alla guerra attuale? Quali sono i vostri progetti? Cosa vuoi? Cosa speri? Osalo dire! Meritate che vi spezzi come un vetro; ne ho il potere, ma vi disprezzo troppo per prenderne il disturbo! Oh! Tieni, siete una merda in un calzino di seta!”
Talleyrand sospira: “Che peccato che un uomo così grande sia così maleducato!” Perde la sua funzione, ma conserva il suo posto nel Consiglio. Il giorno dopo tratta apertamente con la casa d’Austria di cui diventa spia, tramite Metternich, ambasciatore austriaco a Parigi.
Avete visto la conferenza del professor Jean Tulard, sul canale Youtube? https://youtu.be/Dgj29_G1K78