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26 OTTOBRE 1806: NAPOLEONE SULLA TOMBA DI FEDERICO II

Quando

Ottobre 26, 2022    
12:00 am

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Il 25 ottobre 1806, due settimane dopo le brillanti vittorie di Auerstedt e Jena sulle truppe prussiane, Napoleone trovò a Potsdam, nel castello di Sans-Souci, la spada, la cintura e il grande cordone dell’Aquila Nera indossati dall’ex sovrano Federico II, morto nel 1786. L’imperatore aveva una grande ammirazione per questo re, per le sue capacità militari, che aveva dimostrato durante la Guerra dei Sette Anni.

 

Napoleone esclamò: “Questo mi piace più di venti milioni” e inviò questi trofei agli Invalides con questo messaggio: “a testimonianza delle vittorie della Grande Armata e della rivincita che essa ha tratto dai disastri di Rossbach”.

 

Il 26 ottobre, l’Imperatore si reca con Duroc, Berthier e il conte di Ségur nella chiesa della guarnigione di Potsdam (Garnisonkirche) sulla tomba di Federico II.

 

Alla luce fioca delle torce, in silenzio, accompagnato solo dal custode e sacrestano Geim, Napoleone, immerso in un profondo raccoglimento, meditò per dieci minuti. Era forse ossessionato dal ricordo delle vittorie del grande Federico? Cercava ispirazione per il suo impero da questo re che aveva reso la Prussia uno stato illuminato?

 

Il dipinto “Napoleone che medita sulla bara di Federico II di Prussia nella cripta della Garnisonkirche di Potsdam” è un dipinto a chiaroscuro di Ponce-Camus, allievo di David. Fu esposto al Salon del 1808, con il commento “M. Camus ha il talento di ritrarre realisticamente l’Imperatore”. Il dipinto è oggi esposto nella sala da pranzo del Grand Trianon.

 

– Leggiamo il 18° bollettino della Grande Armata datato da Potsdam il 26 ottobre 1806:

 

L’imperatore si recò a vedere la tomba del Grande Federico. I resti di questo grande uomo sono racchiusi in una bara di legno ricoperta di rame, posta in una volta senza ornamenti, senza trofei, senza alcuna distinzione che ricordi le grandi azioni da lui compiute. L’Imperatore regalò all’Hôtel des Invalides di Parigi la spada di Federico, il cordone dell’Aquila Nera, la cintura da generale e le bandiere portate dalla sua guardia durante la Guerra dei Sette Anni. I vecchi invalidi dell’esercito di Hannover accoglieranno con religioso rispetto tutto ciò che apparteneva a uno dei primi capitani la cui memoria sarà conservata nella storia.