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26 NOVEMBRE 1851: MORTE DEL MARESCIALLO SOULT

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26 NOVEMBRE 1851: MORTE DEL MARESCIALLO SOULT

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Novembre 26, 2022    
12:00 am

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Jean de Dieu Soult, duca di Dalmazia, nato il 29 marzo 1769 a Saint-Amans-la-Bastide, è il 19 maggio 1804 maresciallo d’Impero. Ricordiamo la sua azione sull’altopiano di Pratzen ad Austerlitz come “primo manovratore dell’Europa”, secondo le parole di Napoleone.

Raccontare qui la sua vita civile e militare con Napoleone prenderebbe pagine e pagine. Dopo l’Impero, mentre era ministro della guerra, diventa, nel 1831, il principale instauratore della Legione straniera. Jean de Dieu Soult muore il 26 novembre 1851, nel villaggio della sua nascita, Saint-Amans-la-Bastide, diventato nel 1851, in suo omaggio, Saint-Amans-Soult.

 

  • Soult nel 30º Bollettino della Grande Armata

 

Austerlitz, 12 Frimaio anno XIV (3 dicembre 1805). Il maresciallo Soult si mosse nello stesso momento, si diresse sulle alture del villaggio di Pratzen con le divisioni dei generali Vandamme e Saint-Hilaire, tagliando interamente la destra del nemico, i cui movimenti divennero incerti. Sorpreso da una marcia di fianco mentre fuggiva, credendosi attaccante, venne attaccato.

 

  • Cosa dice Napoleone?

 

Sul carattere di Soult: “Ciò che si avrà difficoltà a credere è che quest’uomo, il cui atteggiamento e la cui tenuta indicano un grande carattere, era schiavo nella sua famiglia. Quando appresi a Dresda la sconfitta di Vitoria, cercai qualcuno capace di riparare tanti disastri: gettai gli occhi su Soult, che era accanto a me. Era pronto, mi diceva, ma mi supplicava di parlare con sua moglie.” (Memoriale)

Sui suoi talenti: “In Soult i talenti di generale non sono esattamente la parte più forte; è molto di più un eccellente ordinatore, un buon ministro della guerra”. (Memoriale)

Sulla sua campagna del 1814: “Soult aveva i suoi difetti e le sue qualità: tutta la sua campagna del sud della Francia è molto bella e, sarà difficile crederlo, ma il suo atteggiamento e la sua tenuta indicano un grande carattere”. (Memoriale)

Sulla sua condotta nel 1815: “Il maresciallo Soult ha servito il re in buona fede. Al ritorno dall’isola d’Elba, fu accusato di tradimento da un partito estremo, ma questi movimenti di truppe che gli si rimproveravano erano stati giustiziati per ordine preciso del re e su richiesta reiterata dei plenipotenziari francesi al congresso di Vienna. Quando apprese dello sbarco a Cannes, credette che la gendarmeria ne avrebbe fatto ragione, se Napoleone non avesse avuto come obiettivo l’Italia”. (Memorie di Napoleone.)

Ney, in sua difesa, fece dire falsamente all’Imperatore che Soult era d’accordo con lui.

L’imperatore osservò: “la condotta di Soult durante il suo ministero, la fiducia che gli ho dato al mio ritorno, ecc., tutte le apparenze si riunivano contro di lui. Tuttavia Soult è innocente. Mi ha anche confessato che aveva preso una passione reale per il re. L’autorità di cui godeva sotto di esso, autorità così diversa da quella che lasciavo ai miei ministri, era qualcosa di molto dolce e lo aveva del tutto soggiogato”. (Memoriale)

“Soult non mi ha servito a Waterloo quanto sarebbe stato necessario. Il suo personale, nonostante tutti i miei ordini, non era ben organizzato. Berthier avrebbe fatto meglio. Come ad esempio, durante la battaglia, il non aver mantenuto l’ordine a Genappe!” (Gourgaud.)