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26 LUGLIO 1800: BONAPARTE CREA I FIGLI DELLE TRUPPE

26 LUGLIO 1800: BONAPARTE CREA I FIGLI DELLE TRUPPE

Quando

Luglio 26, 2023    
12:00 am

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Firmando l’Ordine relativo ai figli delle truppe e alle donne al seguito dell’esercito, il 7 Termidoro anno VIII (26 luglio 1800), il Primo Console Bonaparte adattò un sistema creato sotto l’Ancien Régime e che era diventato ingestibile sotto l’Accordo.

Formalizza così la condizione dei bambini e delle donne che accompagnavano in numero crescente gli eserciti in campagna, fino a fare del tamburello un personaggio inscindibile dall’immaginario delle campagne della Rivoluzione, reso popolare da pittori e illustratori come Edouard Detaille o Lavoro.

Tenente a 16 anni, generale a 24, Bonaparte si è avvicinato a loro su tutti i campi di battaglia e ha subito sentito l’interesse di sostenere il morale dei suoi soldati con una misura sociale a beneficio dei loro figli, mentre liberava l’esercito da questi adolescenti, allevati in contatto con le truppe e molti dei quali si sono distinti per il loro comportamento indisciplinato.

Mentre sono assegnate 4 donne per battaglione come lavandaie o vivandiere, sono ora ammesse, fino a 2 figli di truppa per compagnia e dall’età di 12 anni, solo ragazzi nati dal matrimonio legittimo di una donna regolarmente arruolata nel corpo e di un soldato in servizio attivo o che è morto in guerra o in conseguenza delle sue ferite.

Un sistema completo di priorità consentirebbe sempre, in caso di concorrenza, di privilegiare i più bisognosi. Sono state create due classi di retribuzione: prima classe con la metà della retribuzione (vestito e alloggio) e seconda classe con i due terzi della retribuzione (vestito, alloggio, pane e riscaldamento).

Al comando vi è un ufficiale del reggimento, coadiuvato da 2 sottufficiali e 4 caporali accuratamente scelti per la loro moralità. Viene definito un programma di istruzione: lettura, scrittura, aritmetica, nuoto, corsa, esercizi militari e ginnastica. Sarà secondo il loro progresso in queste materie che i figli della truppa della prima classe potranno essere ammessi a passare nella seconda.

Il decreto però non fissa alcun provvedimento sulle condizioni materiali in cui vivranno i figli di truppa in caserma (vestiario, alloggio, mezzi di istruzione), rimettendo sempre queste scelte alla diligenza dei comandanti di corpo, che creeranno grande disparità di situazioni, in particolare sul fatto di portarli o meno in campagna elettorale.
Perché, come prima, se le preoccupazioni iniziali sono soprattutto sociali, le esigenze di reclutamento e l’efficienza operativa non sono mai molto lontane.

Infatti, il decreto specifica che, appena avranno l’attitudine fisica, i ragazzi impareranno un mestiere utile agli eserciti, con gli operai del corpo o nella musica reggimentale, dove a partire dai quattordici anni, godranno della paga intera , liberando un posto come figlio della truppa.

D’altra parte, data la sua natura dolorosa e il pericolo che rappresentava in combattimento, il lavoro di batterista sarà occupato solo dall’età di sedici anni. È proprio a questa età che qualsiasi bambino potrà contrarre un arruolamento volontario, come qualsiasi altro giovane francese, senza carattere di obbligo. Finché la coscrizione non lo richiamerà…

L’espressione “figlio della truppa” appare per la prima volta in questo testo con questa grafia (al singolare).

Grazie al colonnello Nicolas Tachon, autore del libro Enfants de troop dans les régiments, 1788-1888 (Esprit du Livre-edizioni, Sceaux, 2010), che ci ha inviato questo testo.