
La costruzione dell’Arco di Trionfo del Carrousel fu decisa il 26 febbraio 1806 da Napoleone per celebrare la vittoria della sua Grande Armata ad Austerlitz. Progettato da Charles Percier e Pierre Fontaine, e inaugurato il 15 agosto 1808, l’arco, alto più di 14 metri, lungo più di 19 metri e largo più di 8 metri, che illustra la campagna del 1805 e la capitolazione di Ulma il 20 ottobre 1805, è una copia in scala ridotta dell’Arco di Costantino a Roma, a sua volta ispirato agli archi di Settimio-Severo.
Originariamente fu eretto come monumentale porta, di fronte al padiglione centrale delle Tuileries, destinato a diventare l’ingresso d’onore del cortile del palazzo, una griglia che separava questo cortile dalla piazza del Carrousel che gli diede il nome.
A ciascuna delle sue otto colonne corinzie di marmo bianco e rosso della Linguadoca corrisponde una statua diversa di un soldato della Grande Armata: un corazziere, un dragone, un granatiere a cavallo, un cacciatore di cavalleria, un granatiere, un cannoniere, un carabiniere e un vigile del fuoco, il cui modello sarebbe stato Mariole, lo stesso che aveva salutato lo Zar a Tilsit sollevando a fondo un cannone, da cui la celebre espressione “fare il mariole”!
I bassorilievi dell’arco ripercorrono gli episodi principali della campagna del 1805: la Capitolazione di Ulma, la Battaglia di Austerlitz, l’Entrata a Monaco e Napoleone che riporta il re di Baviera, l’Entrata a Vienna e l’Intervista dei due Imperatori e La Pace di Borgo.
La quadriga in cima è in origine il celebre gruppo bronzeo dei Cavalli di San Marco, quattro cavalli che un tempo adornavano, a Corinto, il tempio del Sole, e che furono rapiti durante la campagna d’Italia nella basilica di San Marco a Venezia.
Nel carro, all’insaputa dell’Imperatore, era stata installata la sua statua, ma questi, furioso, la fece togliere: “Non spetta a me farmi delle statue. Che le Vittorie e il carro siano completati, ma che quest’ultimo rimanga vuoto”.
Restituita nel 1815, la quadriga è sostituita con quello che vediamo oggi.