La Cercle Napoléon, come avete potuto constatare, ama la storia. Ma questa passione per il nostro glorioso passato non è antinomica con uno sguardo e una riflessione posti sulla vita civile e militare attuale del nostro Paese [Francia].
Questo 25 novembre, ricordiamoci della morte, tre anni fa, nel 2019, di tredici dei nostri più valorosi soldati.
Mali, valle di Eranga. Impegnati a terra da qualche giorno, i commando paracadutisti della forza Barkhane stanno dando la caccia a un gruppo di jihadisti dell’ISIS, individuati poche ore prima. Ricevono una richiesta di rinforzi.
Sono le 17:00, cala la notte. Un cougar e due gazzelle decollano dalla base di Menaka, due tigri basate a Gao. Uno dei due inizia una discesa per avvicinarsi al suolo, senza comunicare la sua intenzione. L’altro, il Cougar, è in manovra per Orbiter sulla zona d’azione, ma senza annuncio radio per segnalare questo movimento.
I due elicotteri non possono evitarsi. Non ci saranno sopravvissuti.
Ricordiamo qui la memoria del capitano Nicolas Megard, del capitano Benjamin Gireud, del capitano Clément Frison-Roche, del tenente Alex Morisse, del tenente Pierre Bockel, dell’aiutante-capo Julien Carette, del brigadier-capo RomainPaul, tutti del 5º reggimento di elicotteri di Pau, anche del capitano Romain Chomel de Jarnieu, del maresciallo di alloggi Alexandre Protin, del maresciallo di alloggi Antoine Serre, del maresciallo di alloggi Valentin Duval, tutti del 4º reggimento di cacciatori di Gap, Il maresciallo di casa Jeremy Leusie, 93º reggimento di artiglieria di montagna di Varces e il sergente capo Andrei Jouk, 2º reggimento straniero di genio di Saint-Christol.
Tutti morti in terra lontana perché Viva la Francia.
Rispetto. Grazie.