Dopo Friedland, il 14 giugno 1807, i russi, pesantemente sconfitti, abbandonarono Koenigsberg. Napoleone raggiunse facilmente Tilsit e si fermò sulla riva sinistra del Niemen. Lo Zar, spinto dai suoi generali, chiede l’armistizio. L’imperatore, lontano dalle sue basi e temendo un possibile intervento militare dell’Austria, offrì ad Alessandro un colloquio per giungere più celermente alla conclusione della pace.
In mezzo al Niemen, ad uguale distanza dalle due sponde, 150 falegnami francesi stanno costruendo una vasta zattera sulla quale si erge un magnifico padiglione arredato con ricchi tendaggi e decorato con bandiere russe e francesi.
Il 25 giugno 1807, Napoleone, scortato dal granduca di Berg, dal principe di Neufchâtel, dal maresciallo Bessières, dal generale Duroc, dal gran scudiero Caulaincourt e da Alexandre, accompagnato dal granduca Constantin suo fratello, il generale Beningsen, dal principe Labanow, L’aiutante di campo, il generale conte de Lieven, mise piede contemporaneamente, all’una e mezzo, sulla zattera del Niemen.
Si prendono la mano e si baciano. Odio gli inglesi quanto li odi tu, disse dapprima Alexander; Sarò il tuo secondo in tutto ciò che farai contro di loro.
In tal caso la pace è fatta, rispose Napoleone.