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24 MARZO 1860: LA CONTEA DI NIZZA E IL DUCATO DI SAVOIA VENGONO CEDUTI ALLA FRANCIA

24 MARZO 1860: LA CONTEA DI NIZZA E IL DUCATO DI SAVOIA VENGONO CEDUTI ALLA FRANCIA

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Marzo 24, 2023    
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Il trattato di Torino del 24 marzo 1860 ufficializzò l’atto con cui il ducato di Savoia e la contea di Nizza si riunirono alla Francia.

Chambéry, culla storica dei Savoia, fu abbandonata a Torino nel XVIII secolo. Nel 1792, la Francia rivoluzionaria, con il generale Montesquiou, venne ad annettere la Savoia, che divenne il dipartimento del Monte Bianco, 84º dipartimento francese. Alla caduta dell’Impero, la Savoia tornò al Regno di Sardegna.

Napoleone III firmò nel 1858 a Plombières con il re Vittorio Emanuele II un accordo segreto. Quest’ultimo ha per progetto l’unificazione dell’Italia, ancora divisa in numerosi stati, alcuni sottomessi agli austriaci. L’accordo stipula che, in cambio di Nizza e della Savoia, la Francia aiuterà militarmente i piemontesi nella loro lotta contro l’Austria.

Nel 1859 l’Austria attaccò il Piemonte. La Francia entrò in guerra. Vittorie a Montebello, sulle stesse terre dove Lannes si era distinto, a Magenta, a Solferino. Ma la Prussia ammassò quasi 400.000 soldati presso il Reno, senza contare le truppe francesi; l’opinione pubblica francese, segnata dal gran numero di morti a Solferino, spinse Napoleone III a firmare l’armistizio di Villafranca, che rimetteva in discussione l’annessione della Savoia.

A Savoia, l’opinione pubblica è molto divisa. Riunione alla Francia per i conservatori, indipendenza e annessione alla Svizzera per i liberali.

Il 24 marzo 1860, con il trattato di Torino, la Savoia e Nizza furono cedute alla Francia. Il 22 e 23 aprile 1860, con un plebiscito, i Savoiardi si pronunciano a favore di questa riunificazione con più di 140.000 “Sì” contro 235 “No”. Due nuovi dipartimenti furono aggiunti alla Francia, la Savoia e l’Alta Savoia.

L’imperatore Napoleone III e l’imperatrice Eugenia vi furono accolti trionfalmente durante le feste date in onore di questa riunificazione. Henry Bordeaux, nato a Thonon-les-Bains, in Savoia, scriverà nella Revue des Deux Mondes nel marzo 1960, in occasione del centenario dell’annessione del ducato di Savoia e della contea di Nizza: “Dopo il matrimonio, essendo così consumato, rimaneva il viaggio di nozze. Fu compiuto dall’Imperatore e dall’Imperatrice che, il 27 agosto 1860, giunsero a Chambéry con un seguito numeroso. Il sindaco, conte di Alexandry, diede loro il benvenuto alla stazione e presentò loro le chiavi della città.”

A Nizza, la popolazione sembra più reticente. Nelle elezioni legislative del marzo 1860, i due deputati eletti da Nizza, Giuseppe Garibaldi e Charles Laurenti Robaudi, si opposero ferocemente a quella che chiamavano “annessione”. I giornali locali dividono l’opinione pubblica.

Il re Vittorio Emanuele II di Savoia, il 1º aprile 1860, fu obbligato a chiedere solennemente ai nizzardi di accettare, in nome dell’unità italiana, il cambiamento di sovranità. Il 15 e 16 aprile 1860, un plebiscito dà più di 25.000 “Sì” contro solo 160 “No”, ma quasi 5.000 nizzardi opposti hanno preferito astenersi. Il territorio di Nizza fu ufficialmente ceduto alla Francia il 14 giugno 1860.

Il dipartimento delle Alpi Marittime è creato dall’aggiunta della contea di Nizza e del circondario di Grasse.