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23 NOVEMBRE 1808 : LANNES ALLA BATTAGLIA DI TUDELA

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23 NOVEMBRE 1808 : LANNES ALLA BATTAGLIA DI TUDELA

Quando

Novembre 23, 2022    
12:00 am

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Il 23 novembre 1808, vicino a Tudela in Navarra, un esercito francese di 31.000 uomini comandato da Lannes sconfisse completamente l’esercito spagnolo del generale Castaños, in testa a 33.000 combattenti. Gli spagnoli riporteranno 4000 morti e 3000 prigionieri contro le perdite francesi valutate a 650 morti e feriti.

Disaccordo per il potere tra i generali spagnoli Castaños e Palafox, la troppo ampia linea del fronte spagnolo, con oltre 17 km da difendere, la netta differenza di qualità e di equipaggiamento militare tra i due eserciti. Poco prima della battaglia, su ordine di Napoleone, Lannes aveva sostituito Moncey.

Gli eserciti spagnoli sconfitti fuggirono da Tudela in due direzioni. L’ala destra verso Saragozza dove sarà presente al secondo assedio, a partire dal 20 dicembre 1808. L’ala sinistra, che aveva sofferto poco la battaglia, si diresse verso Madrid, ma Napoleone dopo Somosierra, il 30 novembre 1808, aprì la strada e vi giunse il 1º dicembre 1808…

 

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Il 21 novembre Lannes passava l’Ebro al ponte di Lodosa e si dirigeva per Calahora su Tudela. Il 23 di mattina arriva di fronte alla linea nemica. Composto dai vincitori di Baylen, dai valorosi difensori di Valencia e Saragozza, questo esercito, che contava 45 mila combattenti, era la speranza della Castiglia. Si era messo in battaglia su una linea di circa due leghe; a destra gli aragonesi sotto Palafox; al centro i valenciani e i castigliani; Castanos formava la sinistra vicino a Cascante.

Appena Lannes riconobbe, la mattina del 23, l’eccessiva estensione di questo fronte, si decise all’offensiva, anche se in numero inferiore, e formò le sue colonne d’attacco.

Lanciò la divisione Maurice Mathieu sul centro e quella di Lagrange sulla sinistra, facendoli sostenere dal fuoco di 60 cannoni. La linea spagnola non tardò ad essere aperta, la cavalleria di Lefebvre-Desnouettes entrò nella buca e ripiegò sulla fanteria dell’ala destra con la sua carica impetuosa e persistente, come se fosse stato animato dal desiderio di vendicare l’affronto precedentemente subito davanti a Saragozza.

Gli aragonesi, presi al fianco e alle spalle, dovettero cedere il terreno e ritirarsi in disordine sulla strada di Saragozza.

Assaliti, a testa alta e sopraffatti da Maurice Mathieu, si gettano nella confusione sulla strada per Tarragona.

I frutti di questa vittoria delle armi francesi furono 30 pezzi di cannoni, 3 mila prigionieri e altrettanti nemici fuori combattimento. Era certamente un bel risultato. Tuttavia, Napoleone aveva sperato molto meglio. Egli contava su una resistenza più lunga degli orgogliosi castigliani, che avrebbe permesso a Ney di arrivare sulle loro spalle.

 

Illustrazione: Napoleone riceve i trofei della battaglia dalle mani degli ufficiali del 2º reggimento straniero della Legione della Vistola.