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23 MAGGIO 1808: INIZIO DELL’INSURREZIONE SPAGNOLA

23 MAGGIO 1808: INIZIO DELL'INSURREZIONE SPAGNOLA

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Maggio 23, 2023    
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Il 23 maggio 1808 a Oviedo, nelle Asturie, il canonico Llano Ponte chiama gli abitanti alla rivolta contro l’invasore; è l’inizio dell’insurrezione spagnola. Dal giugno 1808, infatti, iniziò quella che presto si chiamerà una “guerriglia”. Le sconfitte dell’esercito regolare spagnolo alimenteranno con i loro disertori il flusso dei partigiani.

Carl Schmitt, ne La nozione di Politica – Teoria del Partigiano, osserva che “il partigiano della guerriglia spagnola del 1808 fu il primo a osare di combattere in modo irregolare contro i primi eserciti regolari moderni”.

Carl Schmitt nella stessa opera vede la “vittoria del civile sul soldato il giorno in cui il cittadino passa l’uniforme, mentre il partigiano lo lascia per continuare a combattere senza uniforme”.

Queipo de Llano, scritto in Historia del Levantamiento, Guerra y Revolucion de Espana, Madrid, 1835-1837, pag. 232-233: “Bisogna evitare le azioni generali e privilegiare le iniziative individuali. È necessario non lasciare riposare il nemico per un momento, molestare senza tregua i suoi fianchi e la sua retroguardia, affamare, intercettare i suoi convogli di viveri, di distruggere i suoi magazzini e di tagliargli tutte le vie di comunicazione tra la Spagna e la Francia”.

La guerra sarà atroce tra l’occupante francese e la maggior parte della popolazione spagnola. Per la prima volta l’esercito francese incontrò una resistenza indistruttibile e conobbe sconfitte (come la resa di Bailen il 21 luglio 1808 o quella di Cintra il 30 agosto 1808). Nonostante i successi dovuti all’intervento personale di Napoleone nell’autunno 1808, i francesi si ritirarono progressivamente davanti ai loro nemici (in particolare l’esercito inglese presentò nel 1809 in Portogallo). La guerra trattenne più di 200.000 soldati francesi in Spagna, questi soldati molto esperti mancheranno a Napoleone durante la campagna di Russia nel 1812.

• estratti dal catechismo civile spagnolo del 1808

• Capitolo 1
– Dimmi, bimbo. Come ti chiami? – Spagnolo.
– Cosa significa spagnolo? – Uomo buono.
– Quanti e quali sono i suoi obblighi? – Tre: essere cristiano, cattolico, apostolico e romano; difendere la propria religione, la propria patria e il proprio re; e morire piuttosto che essere sconfitto.
– Chi è il nostro re? – Fernando VII.
– Con quale amore deve essere obbedito? – Con l’amore che merita per le sue virtù e le sue disgrazie.
– Chi è il nemico della nostra felicità? – L’imperatore dei francesi.
– E chi è quest’uomo? – Un nuovo maestro infinitamente cattivo e avido, l’origine di tutti i mali e la fine di tutti i beni; è il condensato e il depositario di tutti i vizi e di tutte le malvagità.
– Quante nature ha? – Due, una cattiva e una disumana.

• Capitolo 2
– Chi sono i francesi? – Antichi cristiani e nuovi eretici.
– Chi li ha portati a questa schiavitù? – La falsa filosofia e la libertà dei loro costumi perversi.
– Un impero così iniquo deve avere una fine? – Secondo il parere dei politici più dotti, la sua rovina è vicina.

• Capitolo 3
– Uccidere un francese è un peccato? – No, signore, è un atto meritorio se con questo la patria viene liberata da insulti, furti e inganni.