È probabilmente uno dei più notevoli contributi di Napoleone all’umanità. Sotto l’Ancien Régime, ogni regione francese dettava le proprie leggi, il che complicava le relazioni tra le diverse regioni del regno. All’inizio della Rivoluzione i deputati francesi decisero di redigere un codice comune per tutti i cittadini. Questo codice fu redatto solo in un mese, ma fu applicato solo all’indomani del colpo di Stato del 19 Brumaio (10 novembre 1799) in cui Napoleone chiuse la Rivoluzione per instaurare il Consolato.
Non appena Napoleone prese il potere, nominò una commissione di quattro magistrati, François Denis Tronchet, Félix Julien Jean Bigot de Préameneu, Jean-Étienne-Marie Portalis e Jacques de Maleville per redigere il progetto di «Code civil des Français», sotto la direzione di Cambacérès.
Dopo 109 sedute di discussione, il Consiglio di Stato promulgò il Codice Civile il 21 marzo 1804.