Sorting by

×
Vai al contenuto

21 GIUGNO 1784: BRIENNE – NAPOLEONE DI BUONAPARTE RICEVE LA VISITA DI CARLO, SUO PADRE

21 GIUGNO 1784: BRIENNE - NAPOLEONE DI BUONAPARTE RICEVE LA VISITA DI CARLO, SUO PADRE

Quando

Giugno 21, 2023    
12:00 am

Event Type

Il 21 giugno 1784 il giovane Napoleone, alla scuola di Brienne dal maggio 1779, riceve la visita del padre, Carlo di Buonaparte, accompagnato dalla giovane Maria-Anna, che accompagna a Saint-Cyr, e da Lucciano, 9 anni, che lascia in questa scuola. Napoleon è a Brienne da cinque anni senza aver più rivisto la sua famiglia.

Un aneddoto: per potersi muovere, Carlo Bonaparte, molto squattrinato, dovette farsi prestare venticinque luigi dal signor du Rosel de Beaumanoir, tenente generale comandante ad Ajaccio. La sua salute cagionevole gli impedisce di saldare il suo debito. Dopo la sua morte a Montpellier, Beaumanoir non rivendica nulla. Letizia Bonaparte gli propone di vendere la sua argenteria per coprire il debito, che il tenente generale rifiuta. Vuole anche prestarle qualche soldo in più, ma Letizia non è d’accordo.

Beaumanoir, in pensione, viveva a Caen dal 1788 quando, durante la Rivoluzione, una sommossa popolare lo costrinse a rifugiarsi nel Jersey. Nell’anno X scrive al Primo Console per ricordargli i venticinque luigi prestati al padre diciotto anni prima. Bonaparte decide subito di essere immediatamente rimosso dalla lista degli emigranti. Un decreto consolare gli assicura uno stipendio di 12.000 franchi dal 1° Nivôse anno XI e, sui suoi fondi privati, il Primo Console gli dà una pensione annua della stessa somma. Beaumanoir se la godette fino alla sua morte, avvenuta il 16 marzo 1806.

Torniamo al giovane Napoleone. A Brienne, lontano dalla sua famiglia, strappato al suo caro paese, è un esule. Il clima stesso gli è ostile. Di per sé, la privazione del sole e della luce è crudele per i meridionali. Se il college è la scuola della vita, gli anni di Brienne sono duri per Napoleone.

Napoleone vi ricevette un’educazione destinata ad addestrare ufficiali francesi, e visse circondato da altri bambini, bretoni, lorenesi, provenzali… Alcuni lo avrebbero accompagnato lontano. Fu a Brienne che fece amicizia con Gudin, Nansouty e persino Bourrienne, a cui aveva perdonato così tanto.

Evocando Brienne, dove il giovane corso impara a capire la Francia e a saperle parlare, dirà a Gourgaud, esiliato con lui a Sainte-Hélène: “Sono più Champenois che Corsica, perché, dall’età di nove anni, sono stato allevato a Brienne”.