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21 APRILE 1796: BONAPARTE ALLA BATTAGLIA DI MONDOVÌ

21 APRILE 1796: BONAPARTE ALLA BATTAGLIA DI MONDOVÌ

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Aprile 21, 2023    
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La battaglia di Mondovì si svolse in Piemonte il 21 aprile 1796, tra i 20.000 uomini dell’esercito francese del generale Napoleone Bonaparte e i 10-12.000 uomini del regno di Sardegna, agli ordini del generale Michelangelo Alessandro Colli-Marchi.

La loro sconfitta, che fa seguito a quelle di Montenotte, Millesimo e Dego, mette fine alla primissima fase della campagna d’Italia, che si concluderà con l’armistizio di Cherasco. Inoltre, questa sconfitta apre ai francesi la strada per Torino…

L’esercito francese è riuscito a stabilirsi tra le forze austriache e sarde, che non si sono riunite. Si rivolse agli uomini del Regno di Sardegna, meno numerosi, con l’obiettivo di distruggerli al più presto, prima che gli austriaci avessero il tempo di venire in soccorso dei loro alleati.

I sardi si sono fortemente trincerati sulla riva sinistra del fiume Corsaglia, e ne bloccano ogni attraversamento. La loro speranza è di vedere presto arrivare gli austriaci del generale Johann von Beaulieu, come promesso alla corte di Torino. Nel campo francese, nonostante la grande fatica creata dalle marce e dai combattimenti incessanti, si è consapevoli di questo rischio. L’unica soluzione può essere solo un attacco immediato.

Coli conobbe la sua inferiorità numerica e preferì ordinare, nella notte tra il 20 e il 21 aprile, una ritirata verso ovest. Il suo esercito deve prendere posizione su un punto alto, il Brichetto [o Bricchetto], tra Vicoforte a est e Mondovì a ovest.

Il 21 aprile 1796 verso le otto del mattino, i francesi presero d’assalto la riva sinistra del fiume Corsaglia, ma i sardi non vi erano più! Bonaparte ordinò immediatamente il loro inseguimento. Inviò la divisione Sérurier su Vico, con cavalleria e artiglieria, Massena su San Michele, dove lo avrebbe raggiunto la divisione Laharpe, e Augereau, a Castellino, per minacciare le comunicazioni sarde a nord-est. Dirige l’insieme delle operazioni dal Bric della Guardia, poi un po’ più tardi dalla Cascina del Vescovo [detta anche “Cascina Monsignore”], in La Scapita, al centro del campo di battaglia.

Ma i Sardi hanno tardato ad effettuare il loro ritiro e sono lungi dall’aver raggiunto tutte le loro posizioni, mentre i Francesi li raggiungono e li caricano. Davanti a Vigo, alcuni battaglioni, respinti da Serrurier, fuggirono e si rifugiarono in disordine nel villaggio, mentre le brigate Fiorella e Dommartin si appoggiavano su di loro. Più a sud è la destra sarda del generale Bellegarde, che viene attaccata dalla brigata Jean Joseph Guieu, mentre a nord, la sinistra dell’esercito sardo, agli ordini del generale Vitali, è fortemente presa in parte dalla divisione Meynier.

Al centro, sul Brichetto, il generale Jean-Gaspard Dichat de Toisinge è alle prese con i francesi della brigata Elzéar Auguste Cousin de Dommartin, mentre la brigata Pascal Antoine Fiorella l’attacca di fianco. Dichat riuscì a radunare le sue truppe sparse e a lanciare un contrattacco che costrinse Sérurier a chiamare in aiuto Fiorella. Ma viene ucciso e i suoi soldati partono in fuga. Colli si ritira su Mondovì dove la brigata Jean Joseph Guieu lo aggancia.

Sono le cinque di sera. Bonaparte è sul Brichetto. Coli si ritirò a nord e passò il fiume Ellero, lasciando per proteggere la sua fuga a Mondovì alcune truppe che non potevano resistere agli assalti dei francesi, che, alle sei, erano padroni del villaggio.

In questa battaglia i sardi persero 1800 uomini, di cui 1300 prigionieri, 8 cannoni e 21 bandiere, mentre i francesi contarono 600 morti o feriti. Il generale di divisione Henri Christian Michel de Stengel, ferito durante una carica con un colpo di pistola al braccio sinistro e diversi colpi di sciabola, subì l’amputazione e morì il 28 aprile 1796 a Carassone, a causa delle ferite riportate.