Episodio leggendario dell’epopea napoleonica, in condizioni rese pericolose dalla neve e dal freddo…
A partire dall’una del mattino del 20 maggio 1800, accompagnato dal suo esercito di riserva di circa 50.000 uomini, cannoni e munizioni, il primo console Napoleone Bonaparte lascia Martigny per scalare il passo del Gran San Bernardo.
Sui suoi stretti sentieri, le compagnie si alternano in testa e schiacciano la neve per facilitarne il passaggio. Niente di più doloroso del nostro viaggio, racconta un soldato. Salire sempre da pendii orribili e sentieri molto stretti. Le pietre tagliavano le nostre scarpe. Ogni tanto ci fermavamo e poi camminavamo di nuovo; nessuno diceva una parola. Le compagnie si alternavano, in testa, per schiacciare la neve…
Bonaparte, vestito con una semplice uniforme militare blu, coperto da una redingote grigia e sulla sua testa, un bicorno coperto di tela cerata, per questo passaggio delicato di questo passo delle Alpi, monta un mulo.
Verso mezzogiorno, Bonaparte arriva finalmente in cima a questo passo. 2469 metri! Con il suo esercito, ora potrà procedere in Valle d’Aosta, sugli austriaci.
Victor Hugo: “Al San Bernardo, era Bonaparte che si trasfigurava in Napoleone”. La strada verso Marengo è aperta…