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20 GENNAIO 1772: NASCITA DI MARIE-ANGÉLIQUE DUCHEMIN, PRIMA DONNA CAVALIERE DELLA LEGIONE D’ONORE

20 GENNAIO 1772: NASCITA DI MARIE-ANGÉLIQUE DUCHEMIN, PRIMA DONNA CAVALIERE DELLA LEGIONE D'ONORE

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Gennaio 20, 2023    
12:00 am

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Il 20 gennaio 1772, a Dinan, nacque Marie-Angélique Josèphe Duchemin. Era la più grande di cinque figli. Suo padre, Guillaume, ex militare, una volta le disse: “Angelique, è un peccato che tu non sia un ragazzo, saresti un buon soldato”.

Angelique, il 9 luglio 1789, sposò il caporale André Brulon. Lei aveva 17 anni, lui 27. Lo seguì con il suo reggimento in Corsica, ma, il 30 dicembre 1791, André muore all’ospedale di Ajaccio (probabilmente a causa di ferite). Angelique è disperata, al punto che alcuni temono persino per la sua salute mentale.

In seguito scrisse: “Con grande stupore di tutti, indossai l’uniforme. Tutti i capi, e tra l’altro il Gal Casabianca, mi giudicarono una giovane donna che perse la ragione e per pietà mi lasciarono fare. Avevo un fratello che aveva 18 anni, era istruttore e gli occupavo sei ore al giorno per mostrarmi l’esercizio; passavo il resto del tempo sul mio libro di teoria. Mio fratello vide questa occupazione con rammarico”.


Nel 1792, Angélique, la “Veuve Brulon”, fu autorizzata dal generale Casabianca a servire nel 42º reggimento di fanteria, quello del marito. Ereditò anche il suo grado, caporale, e passò poi come sergente. Prenderà allora “Sergent Liberté” come nome di guerra. Fino al 1795, è impegnata in Corsica, contro gli inglesi e i ribelli corsi.

Nel suo stato di servizio:

– “Nel caso di Lumio (Corsica), comandante di un avamposto di 22 uomini, fece un’eroica difesa”.

– “Anche se ferita il 24 maggio 1794, al forte di Gesco, a mezzanotte partì per Calvi attraverso gli assalitori e con il suo zelo e il suo coraggio, fece alzare e caricare una sessantina di donne, in mancanza di uomini, di munizioni e riuscì a portarle fino ai difensori del forte di Calvi Gesco. Ciò permise di respingere gli inglesi e di conservare il forte”.

Ecco cosa ne scriveranno i suoi uomini: “Noi sottoscritti, caporale e soldati del distaccamento del 42º reggimento, in guarnigione a Calvi, certifichiamo e attestiamo che la cittadina Marie Angélique Josèphe Duchemin, vedova Brûlon, caporale, facendo da sergente, ci comandava il caso del forte di Gesco; che si è battuta con noi con il coraggio di un’eroina; che ha ricevuto un colpo di sciabola al braccio destro e, un attimo dopo, un colpo di stilo al braccio sinistro e, vedendoci scarsi di munizioni, a mezzanotte partì, anche se ferita, per Calvi, dove, per lo zelo e il coraggio di una vera repubblicana, fece alzare e caricare circa sessanta munizioni, che ci portò essa stessa scortata da quattro uomini, il che ci mise in grado di respingere il nemico e di conservare il forte e che, infine, non abbiamo che da lodarci del suo comando.”

-“Ha dato prova, nelle occasioni più pericolose, di coraggio e dedizione durante l’assedio di Calvi, in particolare in un’uscita dove ha sparato con i tiratori, sempre avanzando per sparare più da vicino, anche se un proiettile ha attraversato il suo berretto della polizia, così come in difesa di un bastione dove ha manovrato un pezzo di sedici” (è ferita da un frammento di bomba alla gamba sinistra).

– “Ha salvato la vita al Capitano [diventato Generale] di Vedel minacciato in una rissa, precipitandosi in una rissa in città, precipitandosi nella folla e disarmando un Corso pronto a colpirlo”. 

Nel 1795, inabile al combattimento dopo la ferita alla gamba sinistra, fu arruolata nell’Armata d’Italia, e divenne addetta alle scritture nell’amministrazione dell’abbigliamento, dell’equipaggiamento e dell’accampamento.

Il 17 novembre 1797, quando era stata solo caporale, poi sergente, si è veramente integrata nell’esercito ed è stata ammessa agli Invalides. È la prima donna. E il suo grado di sergente la fece diventare la prima donna di grado dell’esercito francese. Il 2 ottobre 1822 fu nominata sottotenente onorario. Agli Invalides, prenderà in mano il negozio di abbigliamento fino al 1836.

Con decreto del 15 agosto 1851, su proposta di Girolamo Bonaparte, governatore degli Invalides, Luigi Napoleone Bonaparte, presidente della Repubblica e nipote di Napoleone I, la nominò Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legione d’Onore. Aveva allora 79 anni. Questa nomina era già stata proposta, nel 1804, per lei dal maresciallo Sérurier, ma non ci fu una risposta favorevole. Ricevette infine la medaglia di Sant’Elena, creata nel 1857, e morì agli Invalides il 13 luglio 1859.