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2 MARZO 1770: NASCITA DI LOUIS-GABRIEL SUCHET

2 MARZO 1770: NASCITA DI LOUIS-GABRIEL SUCHET

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Marzo 2, 2023    
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Lasciamo innanzi tutto la parola a Napoleone:
• Suchet è l’unica persona giusta. Se avessi due generali come lui a guidare le mie truppe in Spagna, questa guerra sarebbe già finita.
• Se avessi avuto Suchet al posto di Grouchy, non avrei perso a Waterloo
• Suchet era qualcuno in cui il carattere e lo spirito erano cresciuti a sorprendere.

Louis-Gabriel Suchet, duca di Albuféra, maresciallo di Francia, nacque a Lione il 2 marzo 1770 e morì nel castello di Saint-Joseph il 3 gennaio 1826.

A vent’anni si arruolò nella cavalleria. All’assedio di Tolone fece prigioniero il generale inglese O’Hara. All’Armata d’Italia, a Loano, prese tre bandiere dagli austriaci. Gravemente ferito a Cerea (1796), fu lui a portare al generale Bonaparte le bandiere rimosse dalla sua divisione. All’esercito di Helvétie fu designato per portare al Direttorio le venticinque bandiere tolte al nemico.

Fu generale di brigata nel 1798, legato a Brune, poi a Joubert. Fu poi nell’esercito del Danubio, con Massena. Joubert, che partì per l’Italia per riparare i disastri di Schérer, lo nominò generale di divisione il 10 luglio 1799.

Dopo la morte di Joubert a Novi (15 agosto), fu con Moreau, poi Championnet e infine con Massena, divenuto generale in capo dell’esercito d’Italia (8 marzo 1800).

Suchet occupa Genova a seguito della convenzione di Alessandria. Comandante del centro dell’Armata d’Italia, si distinse a Borghetto, Verona, Montebello e divenne governatore di Padova.

Dopo la pace di Lunéville, Suchet fu ispettore generale delle truppe di fanteria nel Midi e nell’Ovest, poi comandò una divisione nel campo di Saint-Omer (1803). In Belgio divenne governatore del castello di Lacken. Nel 1805, alla testa di una divisione del corpo di Lannes, si condusse brillantemente a Ulm, a Hollabrunn, e ad Austerlitz.

Nel 1806, durante la campagna di Prussia, fu vincitore a Saalfeld (9 ottobre), combattimento brillantemente a Jena. Lo si ritrova poi in Polonia, a Pultusk, a Ostrolenka. L’8 febbraio 1806 fu grande aquila della Legion d’onore. Dopo la pace di Tilsit, Suchet ricevette il titolo di conte.

Nel 1808, alla testa del V Corpo d’armata, si recò in Spagna, prese parte all’assedio di Saragozza, e, in qualità di generale in capo, ricostituì il suo esercito, vi stabilì una disciplina severa, si mostrò saggio amministratore e si dedicò a conciliare la stima e l’affetto degli spagnoli.

Sconfisse successivamente i generali Blake a Maria (1809), O’Donnell a Lerida (1810), si impadronì di questa roccaforte, poi di quelle di Mequinenza, Tortose, Tarragona, e occupò il Monte Serrat, sotto il fuoco di una squadra inglese. Attraverso tutti questi combattimenti, fa più di 30.000 prigionieri e prende immensi rifornimenti.

Napoleone lo nominò l’8 luglio 1811 maresciallo di Francia.
Suchet ancora in Spagna si fa padrone di Oropeza, Murviedro, Valencia, poi di Albufera. Ricevette il titolo di duca di Albufera il 24 gennaio 1812. Abile politico, istituì una commissione di governo composta da influenti spagnoli per votare e distribuire con equità le tasse di guerra, e impedì al suo esercito di molestare gli abitanti o di far loro sentire il giogo del vincitore.

Napoleone dirà più tardi che, se avesse avuto in Spagna due marescialli come il duca d’Albufera, avrebbe conquistato e conservato la Penisola.

Dopo il grave fallimento di Vitoria, Suchet lascia la Spagna. In Francia succede a Bessières come colonnello generale della guardia imperiale. Nel febbraio 1814, Ferdinando VII, rientrato in Spagna, gli testimonia “la sua riconoscenza per come aveva fatto la guerra ai suoi popoli”.

Il 4 giugno 1814 Luigi XVIII lo annovera tra i pari di Francia e lo mette successivamente alla testa della decima e della quinta divisione militare.

Durante i Cento giorni difese la frontiera tra Savoia e Piemonte. Gli austriaci marciarono su Lione. Suchet protesse la città e firmò con gli alleati la convenzione del 13 luglio 1815: questa città doveva essere rispettata e l’importantissimo materiale d’artiglieria rimase alla Francia.

Dopo aver prestato servizio sotto l’Imperatore durante i Cento giorni, Suchet fu cancellato dalla lista dei pari e fu reintegrato nella sua sede solo nel 1819. Si ritirò nei pressi di Marsiglia e morì nel castello di Saint-Joseph il 3 gennaio 1826. Riposa nel cimitero di Père Lachaise, divisione 39, in una tomba sormontata da un busto scolpito da David d’Angers.

Il nome di Suchet è scritto sulla 33a colonna (colonna ovest) dell’Arco di Trionfo dell’Étoile.