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2 DICEMBRE 1805: AUSTERLITZ – LA STORIA DI UN SOLDATO

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2 DICEMBRE 1805: AUSTERLITZ - LA STORIA DI UN SOLDATO

Quando

Dicembre 2, 2022    
12:00 am

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Seguiamo un piccolo, un oscuro, un senza grado, nativo di Montpellier: il caporale Jacques Alibert, del 55º di linea, colonnello Ledru des Essarts, i cui 1658 uomini fanno parte della 3ª brigata del generale Varé, divisione Saint-Hilaire, fondata intorno ad Austerlitz il 21 novembre 1805. Per tutta la durata della battaglia, questi uomini saranno annessi alla divisione Vandamme.

• 9:30 del 2 dicembre 1805

Napoleone temprò Soult, prima di ordinargli di incoronare la cima dell’altopiano di Pratzen. Il 10º leggero, formando la prima brigata, avanza. A 700 o 800 metri dalla cima, viene fermato sul crinale dal nemico. La brigata Thiébault (14a e 36a) segue a 300 metri di distanza; quella del generale Varé de Jacques Alibert (43a e 55a) è ancora più lontana e tenuta in riserva… La brigata Thiébault si mosse e prese il villaggio di Pratzen.

• 10:30

La brigata Varé circondò ad ovest il villaggio di Pratzen e si gettò sul fianco sinistro dei russi di Miloradovich e di una parte delle truppe austriache di Kollowrath, che Vandamme attaccò di fronte. Alla loro sinistra, gli austro-russi si sono avvicinati fino a trenta passi ai francesi, preceduti da due ufficiali che gridarono:” Non sparate, siamo bavaresi.”

Quando l’inganno venne scoperto, la posizione dei francesi fu precaria. Saint-Hilaire, dopo aver consultato i generali Morand e Thiébault, decise: “avanti, e niente prigionieri!”. Il nemico venne attaccato nella valle del Goldbach e dall’altro lato dell’altopiano.

• A mezzogiorno

A Pratzen 6.000 francesi combatterono contro i 6.000 russi e i 5.000 austriaci che Langeron tentò di coordinare. Nonostante l’inferiorità numerica, ben presto l’altopiano di Pratzen cadde definitivamente nelle mani del maresciallo Soult. La Brigata Varé si diresse a sud-ovest dell’altopiano.

Guidati dall’energico colonnello Ledru des Essarts, Jacques Alibert e i soldati del 55º riuscirono a tenere testa ad una carica dei corazzieri della Guardia Imperiale di Russia. Poi, alla baionetta, si impadronirono di una prima batteria russa di sei pezzi e neutralizzarono una seconda batteria russa di otto pezzi.

Infine respinsero gli austro-russi da Kollowrath verso Krenovice e squartarono due battaglioni di Kursk prima di scendere su Sokolnitz. Il maresciallo Soult farà al colonnello Ledru des Essarts “i complimenti più lusinghieri”.

  • Le due del pomeriggio

    Sokolnitz è ancora in mano agli alleati. Langeron, l’unico lucido tra i capi, vi ritrova Buxhowden e gli annuncia che i francesi attaccano alle spalle. Buxhowden è ubriaco. Famoso il loro scambio:

    – Buxhowden: Mio caro amico, vedi nemici ovunque.
    – Langeron: Lei, signor conte, non è più in grado di vedere nulla.

    A Pratzen, Saint-Hilaire, con il braccio rotto in tre punti tenuto in sciarpa, e Vandamme, coperto di sangue, guardano i loro soldati. Buona testa, buon morale, ma una stanchezza ben comprensibile. Alcuni sono seduti nel fango. Non mangiano dalle cinque del mattino, ma sanno che per quelli dell’altro lato, è ancora peggio…

    Mentre gli uomini di Saint-Hilaire si dirigevano verso ovest per rimuovere il castello di Sokolnitz, Vandamme e il 55º di Jacques Alibert si diressero a sud verso il villaggio di Augezd.

  • Le quattro del pomeriggio

    Il giorno cala, fa freddo, una pioggia mista a neve cade sui soldati formicolanti. I russi, messi alle strette, tentano di fuggire in disordine verso gli stagni congelati. Venti cannoni francesi che tuonano, rompono il ghiaccio e ne impediscono l’attraversamento.

Alcuni cavalieri di Kienmayer si piazzano sulle alture per assicurare la ritirata degli alleati. Il 55º riceve l’ordine di salire all’assalto di questi ultimi soldati austriaci che resistono ancora alla “Furia Francese”. “Alla baionetta!”

Scalano rapidamente la collinetta dietro la quale sono trincerati gli austriaci. Jacques Alibert cammina in testa.

Colpito da una pallottola nel cuore, Jacques Alibert cade morto. I suoi compagni raggiungono rapidamente la cima della collina. “Nessun quartiere, nessun prigioniero!” Non risparmiano nessuno di questi coraggiosi austriaci. Vendicano la morte del loro caporale.

 

  • La notte è calata

Qua e là alcuni colpi sparsi. La battaglia di Austerlitz è vinta. Costa la vita a 1600 francesi.

Il 55º di linea perde un ufficiale, il tenente Louis Toupet e 48 sottufficiali e uomini di truppa: 3 granatieri, 5 volteggiatori, 27 fucilieri, 4 caporali, 5 sergenti, 3 sergenti maggiori e un caporale, Jacques Alibert.

 

  • La serie di sequenze di Jean Mouton su “Austerlitz, elementi di strategia e tattica”

 

Per capire meglio la battaglia, è in accesso diretto sul canale Youtube di Cercle Napoléon, all’indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UC_PjHF-m66OZkyhEY8SwusA/videos

 

Ogni sequenza dura circa 5 minuti:

1/ présentation des séquences et du conférencier

2/ le pouvoir illimité de l’ignorance volontaire

3/ le fil d’actualité déroulé par Napoléon

4/ l’entrecroisement des forces de Sun Tzu

5/ le client croit toujours l’étiquette

6/ le changement de ligne d’opération

7/ la pensée de la bataille

8/ la fenêtre de tir

9/ le kairos