Napoleone Eugène Louis Jean Joseph Bonaparte, Principe Imperiale, detto Louis-Napoléon, nato il 16 marzo 1856 a Parigi, unico figlio di Napoleone III, Imperatore dei Francesi, e di sua moglie, l’Imperatrice Eugenia, si offrì volontario, nel 1879, all’età del 23, per combattere contro gli Zulu a fianco delle truppe britanniche nell’Africa meridionale.
Aveva scritto: “Quando si appartiene a una stirpe di soldati, è solo con il ferro che ci si fa conoscere”, e “Quando avrò dimostrato di saper esporre la mia vita per un paese che non è mio , nessuno dubiterà che io sappia rischiare ancora meglio per il mio Paese”.
Il 1 giugno 1879 partì a cavallo con una pattuglia in missione di ricognizione. Quando si fermarono e smontarono, furono attaccati da Zulu. Due inglesi muoiono subito, il Principe Imperiale tenta di risalire in sella ma la cinghia della sella, vecchia e usata, quella che Napoleone III aveva usato nella battaglia di Sedan, e che aveva voluto conservare, cede . Il principe cade a terra, il suo avambraccio destro si rompe, perde la sciabola nella caduta e può difendersi solo con una pistola e con la mano sinistra.
Le lance gli piovono addosso. Il principe imperiale ha ceduto a diciassette ferite, tutte davanti. Più tardi, gli Zulu diranno che si è difeso come un leone, l’animale più coraggioso che conoscano.
Gli zulu che avevano mutilato ed eviscerato i corpi dei due soldati inglesi si accontentarono di spogliarlo e di portargli via le armi. Il capo dei guerrieri, che porta amuleti al collo, ordina che gli venga lasciata la sua catena d’oro, sulla quale pendono due medaglie e un timbro di corniola, ricordo della nonna, la regina Hortense, trasmesso dal padre. .
La sua salma sarà rimpatriata in Europa per essere tumulata nella chiesa cattolica di Chislehurst, a sud-est di Londra dove è già sepolto il padre. Nel 1881 i due resti furono trasferiti nella cripta imperiale dell’abbazia di San Michele a Farnborough, che l’imperatrice aveva fatto allestire per suo marito, per sé e per il loro unico figlio.
Nel suo testamento il Principe Imperiale aveva prima chiesto alla madre di sostenere la causa dell’Impero. “Non ho bisogno di raccomandare a mia madre di non trascurare nulla per difendere la memoria del mio prozio e di mio padre. La prego di ricordare che finché ci saranno i Bonaparte, la Causa Imperiale avrà Rappresentanti.