La Legione d’onore nacque il 19 maggio 1802 per volontà del primo console, Napoleone Bonaparte, in un contesto ostile. Dopo lunghe discussioni al Consiglio di Stato, fu approvata con 56 voti a favore e 38 contro il Tribunato e 166 contro 110 nel Corpo legislativo.
Bonaparte è consapevole della necessità di ristabilire un sistema completo di ricompense, ispirato agli antichi ordini onorifici spazzati via dalla Rivoluzione, ma rispettoso dell’uguaglianza tra i cittadini.
Il primo console persegue così tre obiettivi:
• Riconciliare i francesi esausti da dieci anni di instabilità politica e conflitti militari;
• Federare intorno a un ideale comune: l’onore individuale e l’onore nazionale;
• Unire il coraggio dei militari con i talenti dei civili, come il simbolo forte di uno stato potente e unificato.
Ciò che annuncia la creazione della Legione d’onore è importante: nessun privilegio, nessuna esenzione, nessuna retribuzione, ma il riconoscimento del solo merito individuale acquisito e non trasmesso.
Fin dalle prime promozioni, Napoleone decora, secondo le proprie parole, sia “i suoi soldati che i suoi scienziati”. I marescialli dell’impero (Berthier, Soult, Ney, Murat, Lannes…) e i veterani delle campagne rivoluzionarie affiancano personalità civili: alti funzionari, magistrati (Brillat-Savarin), medici (Corvisart), industriali (Oberkampf, Delessert), scienziati (Cuvier, Monge, Montgolfier), ma anche artisti (David, Gros, Gérard, Houdon), architetti (Fontaine e Peyre), musicisti o scrittori.
Prima quattro, poi cinque classi di legionari: i gradi di cavaliere, ufficiale e commendatore e le dignità di grande ufficiale e gran croce. Presieduto dal Primo Console, che gli dà il motto «Onore e Patria» e diretto da un Gran Cancelliere e un Gran Tesoriere. La prima distribuzione di medaglie ebbe luogo il 14 luglio 1804 agli Invalides.
48.000 persone saranno elevate alla dignità di legionari sotto il Consolato e l’Impero.