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19 GENNAIO 1806: NAPOLEONE OFFRE IL REGNO DI NAPOLI A GIUSEPPE

19 GENNAIO 1806: NAPOLEONE OFFRE IL REGNO DI NAPOLI A GIUSEPPE

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Gennaio 19, 2023    
12:00 am

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  • Leggiamo prima la lettera dell’Imperatore al principe Giuseppe di Stoccarda, 19 gennaio 1806

    “La mia intenzione è che, nei primi giorni di febbraio, entriate nel Regno di Napoli, e sia istruito, nel corso di febbraio, che le mie aquile volino su questa capitale. Non vi arrenderete e non sospenderete le armi. La mia intenzione è che i Borboni abbiano cessato di regnare a Napoli e su questo trono voglio sedere un principe della mia Casa, prima voi, se questo vi conviene; un altro, se non vi conviene.

    Vi ripeto di non dividere le vostre forze: che tutto il vostro esercito passi l’Appennino, e che i vostri tre corpi d’armata siano diretti su Napoli e disposti in modo da riunirsi in un giorno sullo stesso campo di battaglia.

    Lasciate un generale, dei depositi, dei rifornimenti e qualche cannoniere ad Ancona, per difendere la piazza. Napoli presa, le estremità cadranno da sole; tutto ciò che sarà in Abruzzo sarà preso alle spalle e tu invierai una divisione a Taranto e una dalla parte della Sicilia, per completare la conquista del regno.

    La mia intenzione è di lasciare sotto il vostro comando, nel regno di Napoli, durante l’anno, fino a quando non avrò fatto nuove disposizioni, quattordici reggimenti di fanteria francese, completati al gran completo di guerra, e dodici di cavalleria francese, anche al gran completo.

    Il Paese deve fornirvi cibo, vestiti, rifornimenti e tutto ciò che è necessario, in modo che non mi costi un centesimo. Le mie truppe del Regno d’Italia vi rimarranno solo per il tempo che riterrete necessario, dopo di che torneranno a casa.

    Solleverete una legione napoletana, dove farete entrare solo ufficiali e soldati napoletani e gente del paese che vorranno aderire alla mia causa.”

 

  • Giuseppe Bonaparte, il 27 dicembre 1805, fu nominato dal fratello generale di divisione e comandante in capo dell’esercito di Napoli. 

 

Questo esercito di 35.000 uomini, con capi prestigiosi come Gouvion-Saint-Cyr e Massena attaccherà il Regno di Napoli e il suo re, Ferdinando IV, che fugge in Sicilia. Capua cade il 7 febbraio 1806, Napoli è città aperta. Il 14 vi entrano i francesi e il 15 Giuseppe vi fa un ingresso solenne. Governatore generale del regno, entrò in un ministero provvisorio di numerosi napoletani, tra cui il duca di Gallo, ex viceré di Sicilia, agli Esteri. 

Il 30 marzo 1806, per decreto imperiale, Giuseppe divenne re di Napoli e di Sicilia. Si definisce “re riformatore e preoccupato del benessere dei suoi sudditi”, riorganizza l’amministrazione, riforma la fiscalità, crea all’immagine della Francia una corte dei conti, un Consiglio di Stato, redige un codice fortemente ispirato al Codice Civile e abolisce il feudalesimo. Fondò anche orfanotrofi e ospedali, incoraggiò la scuola elementare e creò case di cura per le ragazze.

 

  • Leggiamo il generale Dumas, ministro della guerra

 

“Il re Giuseppe, che osservatori disattenti e scrittori malevoli si sono compiaciuti di rappresentare come un principe solo occupato dei suoi piaceri, era l’anima dei nostri lavori; si occupava diligentemente di tutti i dettagli, discuteva nel suo Consiglio di Stato sulle varie materie con molta luce e precisione e metteva nell’esecuzione delle misure decise molto di seguito e di fermezza”.

Il 10 maggio 1808 Giuseppe ricevette una lettera da suo fratello. Ora è re di Spagna. E il 1º agosto 1808 Gioacchino Murat diventa il nuovo re di Napoli…