Gli ufficiali russi e austriaci, che ancora all’inizio del febbraio 1814 pretendevano di portare la pace alle popolazioni, lasciarono che le loro truppe commettessero numerosi abusi sul territorio che avevano conquistato. Imposte forzate, requisizioni, furti, saccheggi, incendi, devastazioni, stupri, esecuzioni sommarie, crimini ed eccessi di ogni genere, erano il quotidiano dei francesi occupati.
Dopo la vittoria di Montereau, dove gli austriaci sono fuggiti, senza aver avuto il tempo di distruggere i ponti, la città e i suoi dintorni sono disseminati, secondo un rapporto del prefetto, “di shakos, fucili e detriti di qualsiasi natura, che il nemico ha abbandonato”. Cosa fare di tutto questo ammasso di effetti militari di cui gli austriaci, fuggendo, si sono sbarazzati? Alcuni propongono di riunirli e bruciarli in grandi falò.
Ma Napoleone interviene e decide. Ordinò che gli Shakos fossero gettati nel fiume, per lasciarli galleggiare e portarli dalla corrente fino a Parigi. Così, annuncia, lungo la Senna, le popolazioni locali, martoriate dalle truppe alleate, vedranno che l’Imperatore le ha vendicate. E a Parigi avremo la prova tangibile della vittoria di Montereau…