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17 MARZO 1830: MORTE DEL MARESCIALLO LAURENT GOUVION, MARCHESE DI SAINT-CYR

17 MARZO 1830: MORTE DEL MARESCIALLO LAURENT GOUVION, MARCHESE DI SAINT-CYR

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Marzo 17, 2023    
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Gouvion-Saint-Cyr, l’unico ad aver ricevuto il bastone da maresciallo durante la Campagna di Russia, uomo di grande onestà, avrebbe potuto avere una carriera di statista, se le sue qualità militari, il suo senso tattico e la sua attitudine alla guerra difensiva non avessero prevalso.

Nel 1813 Napoleone disse di lui: “conto sul suo zelo e sulle sue capacità militari per agire con decisione e vigore”. E dopo la violazione da parte degli Alleati dell’atto di capitolazione di Dresda: “Non è per togliermi 20-25.000 soldati … che gli alleati violano nei nostri confronti i diritti della gente; è per trattenere Saint-Cyr prigioniero, è il primo di noi per la guerra difensiva. Io sono superiore a lui per l’attacco.”

• Leggiamo, dello storico Charles Mullié, la “Biografia delle celebrità militari degli eserciti di terra e di mare dal 1789 al 1850”:

Laurent de Gouvion-Saint-Cyr, maresciallo di Francia, è nato a Toul (Meurthe), il 13 aprile 1764, da genitori poveri. Volontario nel 1789, superò rapidamente i primi gradi. Aiutante generale nel 1793, all’armata della Mosella, generale di brigata poco dopo e generale di divisione all’armata delle Alpi il 16 giugno 1794.

All’assedio di Magonza, comandò l’attacco al centro e si fece notare. Sotto Massena fece la campagna del 1798 e fu destituito dal Direttorio per aver segnalato saccheggi da parte dei rappresentanti del popolo. Tornato presto in attività, comandò la destra nella battaglia di Novi. Durante la ritirata che seguì a questa funesta giornata, tenne il nemico con abili manovre e lo sconfisse a Pasturana.

Attaccato il 6 novembre 1799 davanti a Coni da forze superiori, respinse vigorosamente gli assalitori. Incaricato dell’ala destra di Championnet, ritardò l’investimento di Genova e operò un ammirevole ritiro sul Var. Il primo console gli indirizzò una sciabola d’onore.

Nel 1800 comandò provvisoriamente l’armata di Moreau, prese Friburgo e contribuì alla vittoria della battaglia di Hohenlinden. L’anno seguente comandò l’esercito del Portogallo, fu ambasciatore in Spagna dopo il trattato di Badajoz e incaricato di dirigere le operazioni militari dell’esercito del generale Leclerc.

L’imperatore lo nominò nel 1804 colonnello generale delle corazziere e nel 1805 comandante di un corpo incaricato di coprire il regno di Napoli e di proteggere le coste dell’Adriatico. Chiamato con le sue truppe per l’assedio di Venezia, sorprese a Castel Franco 7.900 austriaci e fece loro deporre le armi. Nel 1806 occupò, agli ordini di Massena, le tre province della Puglia.

Gouvion-Saint-Cyr fece la campagna di Prussia e Polonia nel 1807 e fu governatore di Varsavia. Tornò in Spagna dopo la pace di Tilsit, prese la città di Rosas, Barcellona, e guidò abilmente le operazioni dell’esercito della Catalogna. Più tardi sconfisse il generale Castre e costrinse la piazza di Valls ad arrendersi.

Nel 1812 comandò il 6º Corpo d’armata bavarese. Il maresciallo Oudinot fu ferito a Polotzk il 17 agosto, Gouvion-Saint-Cyr diresse contemporaneamente le operazioni del 6º e 10º corpo; il 27 dello stesso mese, Napoleone, che lo aveva precedentemente nominato conte dell’Impero, gli conferì la dignità di maresciallo. La sua brillante condotta durante il ritiro da Mosca giustificò pienamente questa scelta. Ma, ferito gravemente nella seconda battaglia di Polotzk, il 18 ottobre, dovette ritirarsi sulle retrovie dell’esercito e fu sostituito nel suo comando.

Dopo la rottura dell’armistizio del 1813, l’imperatore affidò al maresciallo il comando del 14º corpo alla cui testa si segnalò durante la campagna di Sassonia. Rinchiuso a Dresda, firmò l’11 novembre una capitolazione che fu vergognosamente violata: 16.000 francesi furono fatti prigionieri nonostante le proteste del loro capo.

Gouvion-Saint-Cyr si legò al partito della Restaurazione, accompagnò Monsieur fino a Lione, nel 1815, volle organizzare a Orléans dei corpi realisti e seguì il re a Gand. In cambio, Luigi XVIII gli affidò il portafoglio della guerra che conservò dal 9 luglio 1815 al 24 settembre 1815. Rifiutò di apporre la sua firma al trattato del 20 novembre 1815 e diede le dimissioni dopo aver creato il corpo reale e la scuola di applicazione dello stato maggiore.

Tuttavia il re lo nominò membro del suo consiglio privato, governatore dell’ottava divisione con il titolo di marchese. Fu ministro della marina nel 1817 e della guerra dal 12 settembre 1817 al 19 novembre 1819. Sotto il suo ministero fu emanata la legge sul reclutamento.

Il maresciallo Gouvion-Saint-Cyr morì a Hyères (Var) il 17 marzo 1830.