Figlio di Napoleone III e dell’imperatrice Eugenia, nato il 16 marzo 1856 a Parigi e morto il 1 giugno 1879 nel paese Zulu all’età di 23 anni, era allora un adolescente di 14 anni.
Bambino generoso, espansivo, particolarmente giocherellone, irrequieto, persino turbolento, fu eccessivamente viziato dal padre, che lo chiamava affettuosamente “Loulou” e lo accudiva con una passione indulgente.
Quando il principe posava per Jules Lefebvre, viveva gli ultimi giorni di un’infanzia felice e spensierata in questo palazzo di Saint-Cloud che sarebbe stato il suo ultimo soggiorno in Francia e che non avrebbe più rivisto.
Quando scoppiò la guerra franco-prussiana il 28 luglio 1870, Napoleone III, malato di pietra, partì per Metz, accompagnato dal principe imperiale, sottotenente di 14 anni Louis-Napoléon Bonaparte. Volendo evitare ogni cerimonia per la sua partenza per una guerra che non voleva, l’imperatore raggiunse il fronte dalla piccola stazione di Saint-Cloud.
Il 30 luglio 1870 il principe passa in rassegna i lancieri della guardia imperiale, allora di stanza a Metz, sull’isola di Chambière. Il 1 agosto accompagnò suo padre a un consiglio di guerra.
Il 2 agosto, davanti a Sarrebruck, ricevette il battesimo del fuoco. Napoleone III inviò un telegramma all’Imperatrice, che rimase a Parigi: “Due agosto. Luigi ha appena ricevuto il battesimo del fuoco: era ammirevole nella sua compostezza, non ne era minimamente impressionato… Eravamo in prima linea e le palle e le palle di cannone cadevano ai nostri piedi. Luigi teneva una palla che gli cadeva vicino. Napoleone.”