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17 FEBBRAIO 1814 : BATTAGLIA DI MORMANT

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17 FEBBRAIO 1814  : BATTAGLIA DI MORMANT

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Febbraio 17, 2023    
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  • Leggiamo, di Émile Marco de Saint-Hilaire, storia della Guardia Imperiale

Arrivato a Guignes, Napoleone, dopo aver radunato la divisione di dragoni del generale Trelliard, proveniente da Bayonne, e vecchi granatieri e cacciatori della Guardia, tratti dall’Armata dei Pirenei e dai depositi della Guardia, comincia a scuotersi.

Il nostro esercito, elettrizzato dai suoi ultimi successi, ardeva di venire alle mani. Non attese a lungo. Il 17, a mezzogiorno, come aveva annunciato l’Imperatore, le nostre truppe si misero in marcia su Mormant e scoprirono il nemico all’altezza dello Stagno: era il conte di Palhen che si ritirava sulla grande strada, i suoi fianchi coperti, a destra, da due reggimenti cosacchi, a sinistra, da quattro squadroni di lancieri, con due squadroni di riserva.

Il maresciallo Victor schierò in avanti dal villaggio di Pequeux la riserva di Parigi al centro del 2º corpo di fanteria; il generale Kellermann, con la divisione di dragoni Lhéritier e Trellard, prese la destra di questa linea; il generale Milhaud, la sinistra, con le divisioni Pire e Briche; l’undicesimo e il settimo corpo di fanteria, che arrivarono, formarono la seconda linea: la Guardia era rimasta in riserva a Guignes.

Napoleone, giudicando bene la debolezza del corpo russo che si ritirava, raddoppiò la velocità per raggiungerlo. Il maresciallo Victor si mosse su Mormant, mentre i generali Milhaud e Kellermann giravano per il villaggio. La brigata Subervie spazzò per prima i tiratori russi, mentre il generale Pireo, con la sua seconda brigata, si portò al trotto sugli squadroni russi, che da parte sua il generale Kellermann stava per raggiungere.

Questo attacco fu un pieno successo e Mormant fu appena disputato. L’esercito francese inseguì quello degli alleati fino a Valjouan, dove si svolse un combattimento che fu ancora a suo vantaggio. In questa battaglia si vide uno squadrone di corazzieri, comandato dal generale Bordesoulle, combattere contro trecento uomini.

Questo squadrone era formato da giovani coscritti che da soli otto giorni andavano a cavallo e vedevano per la prima volta il nemico: quei giovani che il coraggio guidava, novizi nell’arte della guerra, non fecero prigionieri. A stento il loro generale riuscì a strappare dalle loro mani un ufficiale austriaco già ferito.