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15 GENNAIO 1812: IL GENERALE BRUYÈRE RICEVE IL COMANDO DELLA PRIMA DIVISIONE DI CAVALLERIA LEGGERA DELLA GRANDE ARMATA

15 GENNAIO 1812: IL GENERALE BRUYÈRE RICEVE IL COMANDO DELLA PRIMA DIVISIONE DI CAVALLERIA LEGGERA DELLA GRANDE ARMATA

Quando

Gennaio 15, 2023    
12:00 am

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Jean-Pierre-Joseph Bruguière detto Bruyère o Bruyères, è un generale francese del Primo Impero, nato a Sommières (Gard), il 22 giugno 1772, e morto a causa delle ferite riportate il 5 giugno 1813 a Görlitz in Prussia.

Ci vorrebbe troppo tempo per tracciare il suo prestigioso percorso militare. Diciamo rapidamente che si arruolò come semplice cacciatore nel 1794, che divenne capitano nel 1795, capo squadrone nel 1800, membro della Legione d’onore nel 1804, colonnello nel 1805, generale di brigata nel 1806, ufficiale della Legione d’onore nel 1807, barone dell’Impero nel 1808, comandante della Legione d’onore e generale di divisione nel 1809 e conte dell’Impero nel 1811.

Il 15 gennaio 1812 ad Amburgo, il generale Bruyère ricevette il comando della 1ª divisione di cavalleria leggera della Grande Armata.

Durante la campagna di Russia, il generale Bruyère fu chiamato alla riserva di cavalleria della Grande Armata agli ordini del re di Napoli e contattò il 1º corpo di cavalleria, generale Nansouty, che si componeva della divisione di cavalleria leggera del generale Bruyère e delle divisioni di corazzieri Saint-Germain e Valence. Lasciando Virginia, sua moglie, nipote del maresciallo Berthier, e sua figlia ad Amburgo, il generale si mette in viaggio e arriva, il 30, a Stralsund.

La sua divisione comprende tre brigate:
– prima, generale Jacquinot, settimo ussari e nono cavalleggeri
-seconda, generale Pire, ottavo ussari e sedicesimo cacciatori
– terza, generale Nieuwiewski, il sesto lanciere polacco e il decimo ussaro polacco.

All’inizio di aprile la divisione passò la Vistola e formò l’avanguardia del corpo di cavalleria o riserva di cavalleria, comandata dal re di Napoli. La mia divisione, dice Bruyère in una lettera a sua moglie, è superba, e deve fare un buon lavoro, conto che farà parlare di lei. I miei polacchi sono dei diavoli; appena scorgono i russi, impazziscono!

Il generale scrive il 15 giugno: si sentirà presto il cannone. In effetti, il 28, la sua divisione che era d’avanguardia dal passaggio del Neman e illuminava l’esercito, si trova davanti a Vilna, in presenza di squadroni russi sostenuti da artiglieria e fanteria. Dopo una cannonata abbastanza viva, il generale Bruyère dispiega i suoi squadroni e attacca il nemico che viene respinto e ripiega sulla città che attraversa, seguito da vicino dalla divisione Bruyère. Gli abitanti si radunarono per incontrare le truppe francesi, il re di Napoli ordinò al generale Bruyère di andare in città a cercare i magistrati per portarli all’imperatore.

Poiché nessun soldato deve entrare nella città, per non esporla al saccheggio, Bruyère vi entra da solo con il suo capo di stato maggiore e uno dei suoi aiutanti di campo. Accolto dai vivaci abitanti che gli lanciano fiori, è occupato a interrogare un ex generale polacco, quando vede una ventina di cavalieri che prende per lancieri polacchi entrati per saccheggiare. Si lancia al galoppo su di loro per farli uscire dalla città e si accorge che sono cosacchi che, fortunatamente per lui, si spaventano e scappano. Si lasciano entrare in città alcune truppe, che vi raccolgono un gran numero di ritardatari russi.

La divisione Bruyère si lanciò allora all’inseguimento della retroguardia del nemico, che si ritirò per la grande strada di Swentsiany; una schermaglia s’innescò vicino al sobborgo di Astrokol; alcuni ussari dell’8º reggimento, essendo penetrati imprudentemente in un bosco, L’ufficiale che li comandava, Ségur, fratello dello scrittore, viene ucciso. La divisione continua a inseguire il nemico e gli toglie masse di prigionieri e bagagli.

Il generale Nansouty fu quindi incaricato con le divisioni Bruyère e Saint-Germain di perseguire e cercare di isolare il corpo di Doctorow. La divisione Bruyère, forte di sette reggimenti, forma, come sempre, l’avanguardia dell’esercito; è sostenuta all’indietro dall’ottavo di fanteria e dalla divisione di corazzieri del generale Saint-Germain. L’8º reggimento di ussari, della brigata Pire, era affiancato dal 16º cacciatori della stessa brigata e dal 7º ussari della brigata Jacquinot. Cammina attraverso i campi, avanza in colonna su un’ampia strada fiancheggiata da una doppia fila di betulle.


L’ottavo ussaro è vicino a raggiungere la cima di una collina su cui si vede una piccola parte di un corpo composto da tre reggimenti di cavalleria della guardia russa e sei pezzi di cannone. Si crede ancora affiancato dai due reggimenti, camminando attraverso i campi a destra e a sinistra della strada e che le betulle gli nascondono. Ma questi si sono fermati e l’ottavo ussaro è molto avanti; esita ad attaccare, nonostante l’ordine che ne ha ricevuto, credendo di avere a che fare con truppe amiche; ma un ufficiale inviato in ricognizione dal colonnello viene ucciso dai russi e l’artiglieria nemica apre il fuoco.

L’ottavo ussaro allora carica e sfonda il primo reggimento russo che incontra, si ripiega poi sul reggimento di destra, stupito di tanta audacia, e lo sprona; vigorosamente sostenuto dal 16º e dal 7º ussari accorso al fuoco, carica ancora e disperde il terzo di questi reggimenti che batte precipitosamente in ritirata. I russi furono inseguiti dai tre reggimenti francesi; i morti e le spoglie che lasciarono sul campo di battaglia attestarono la precipitazione della loro fuga e l’impetuosità con cui i tre reggimenti, e soprattutto l’8º ussari, li caricarono.

Il resto della divisione, accorso in fretta e furia, viene spinto da Murat nei boschi di Ostrowno, ma lì trova una vigorosa resistenza. Il re di Napoli la fece allora sostenere dall’8º fanteria e dalla divisione Saint-Germain formata da brigate dispiegate.

Una violenta cannonata si innescò tra le due parti, a favore della quale il reggimento russo dei dragoni d’Ingrie, sostenuto da altre truppe, tentò di girare la destra della divisione Bruyère, ma il sesto lanciere polacco, il 10º ussari polacchi e il 1º Uhlans prussiani lo avvertono, lo sbattono e lo disperdono. Questi tre reggimenti, caricando successivamente, respinsero tutti gli attacchi che si pronunciavano da questa parte.
A sinistra, il 9º cavalleria leggera lancieri, sostenuto da un reggimento di corazzieri, carica e rovescia un battaglione di fanteria russo, che faceva una dimostrazione sull’ala sinistra della divisione. L’arrivo della divisione di fanteria del generale Delzons permise di accentuare ulteriormente l’offensiva, la cavalleria russa fu allora respinta nei boschi, e la fanteria si ruppe a colpi di sciabola: 8 cannoni e 600 prigionieri rimangono nelle mani della valorosa divisione di cavalleria leggera.

Quasi tutti gli ufficiali che circondano il generale Bruyère sono feriti, il suo capo di stato maggiore, il maresciallo Tavernier, è stato colpito alla testa. 

L’Imperatore testimonia personalmente al generale Bruyère la sua soddisfazione per la sua condotta e quella della sua divisione in questo giorno. Il giorno dopo, i russi ancora resistettero, uno sforzo di tutta la cavalleria di Nansouty li costrinse a ritirarsi…