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15, 16 e 17 NOVEMBRE 1796: BONAPARTE AD ARCOLE

  • di
15, 16 e 17 NOVEMBRE 1796: BONAPARTE AD ARCOLE

Quando

Novembre 15, 2022    
12:00 am

Event Type

di Alvinzi

-coprire l’operazione principale su Arcole

L’operazione principale è affidata ad Augereau che deve attraversare l’Alpone ad Arcole e sfociare nelle retrovie di Alvinzi a Villanova. Grazie a Christian Humbrecht ( http://napoleon-humbrecht.blogspot.com/), conferenziere ben noto a tutti i napoleonici, che ci ha gentilmente affidato questo testo.

 

La battaglia del Ponte d’Arcole si iscrive nella Prima Campagna d’Italia il cui scopo è quello di aprire contro gli austriaci un fronte secondario che impedisca loro di invadere la Francia.

Con le folgoranti battaglie di Montenotte, Millesimo e Dego del 12, 13 e 14 aprile 1796, Bonaparte conquistò il Piemonte e separò gli austriaci dai loro alleati, che firmarono separatamente l’armistizio di Cherasco. Il 26 aprile 1796 i sardi furono eliminati dal teatro d’operazione. Gli austriaci attraversarono il Po a Lodi e si ritirarono in direzione del Tirolo e del Friuli, lasciando 20.000 uomini, comandati da Wurmser, trincerati nella città di Mantova dove i francesi li assediarono e li bloccarono.

Vienna mise in piedi un nuovo esercito comandato da Alvinzi che si avvicinò a Verona, dove si trovava Bonaparte, per unirsi ad un altro esercito proveniente dal Tirolo, comandato da Davidovich, per venire a liberare Mantova. Bonaparte, in posizione centrale a Verona, minacciato di essere preso a tenaglia e in netta inferiorità numerica, deve rapidamente eliminare Alvinzi. Decide allora di fare un movimento alle sue spalle per tagliargli le linee di comunicazione, per destabilizzarlo e costringerlo a ritrattare.

Questo movimento comprende l’attraversamento di un fiume, l’Alpone, su un piccolo ponte ad Arcole. La sera del 14 novembre parte da Verona con il suo esercito, lasciando solo una debole guarnigione, per mantenere l’illusione e una parvenza di contatto con il nemico.

Il 15 novembre affida a Massena una triplice missione:

– riprendere il contatto con il nemico

– essere in grado di soccorrere Verona in caso di attacco

Il villaggio e il ponte di Arcole sono difesi da 2.000 croati di Alvinzi che, riparati dietro le dighe, fucilano e cannoneggiano i francesi. Augereau non riesce a superare il ponte.

Bonaparte, che segue la battaglia da Ronco, decide di raggiungere Arcole. Lì arringa le truppe, afferra una bandiera e si precipita sul ponte, seguito dai suoi soldati e dal suo personale. Jean-Baptiste Muiron, il suo aiutante di campo, viene ucciso mentre lo protegge e Lannes viene ferito per la terza volta. Una violenta carica nemica scuote la colonna che arretra in disordine, gettando Bonaparte nelle paludi. Viene recuperato da una nuova carica dei suoi granatieri guidati dal generale Bélliard. Bonaparte rinuncia alla presa del ponte quel primo giorno e ritira le sue truppe.

La giornata del 16 novembre non ebbe maggiore successo.

Il 17 novembre, avendo fallito l’assalto frontale nei due giorni precedenti, Bonaparte escogita un’altra strategia: aggirare l’ostacolo da sud e prendere Arcole alle spalle.

Augereau attraversa l’Alpone ad Albaredo, a sud di Arcole, risale e prende gli austriaci alle spalle mentre Massena riesce a passare il ponte e raggiungere il villaggio di Arcole. Il tutto a beneficio di un diversivo organizzato da 25 guide, la futura Guardia Imperiale, la cui missione è di fare abbastanza rumore sulla sinistra austriaca per far credere loro l’arrivo dei rinforzi francesi. Tra questa piccola truppa spicca un giovane tamburino che diventerà famoso.

Gli austriaci retrocedono su Villanova, inseguiti da Massena e Augereau che si sono congiunti, e finiscono per ritirarsi dietro la Brenta, destabilizzati e demoralizzati.

 

Il genio militare di Bonaparte si rivelò ancora una volta nella sua determinazione, concentrazione, volontà e capacità di elaborare un piano di battaglia in una situazione particolarmente critica.

Armand de Caulaincourt dirà più tardi, alla Bérézina: “Le avversità, invece di abbatterla, fecero emergere maggiormente tutta l’energia di questo grande capitano”.