Bonaparte, il 14 maggio 1796, rifiutò in Italia di condividere il suo comando con François Étienne Christophe Kellermann, che comandava l’esercito delle Alpi e d’Italia fino al suo arrivo.
Scrive al Direttorio: “Ognuno ha il suo modo di fare la guerra, il generale Kellermann ha più esperienza e la farà meglio di me; ma, insieme, la faremo male”.
Nell’aprile 1797 Bonaparte si oppose nuovamente al Direttorio, in risposta alle riserve espresse dall’Assemblea nazionale sull’occupazione di Venezia: “Vi avverto, e parlo a nome di ottantamila soldati, che sono finiti i tempi in cui i maghi della legge e altri miserabili chiacchieroni mandavano i soldati alla ghigliottina!”