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13 SETTEMBRE 1847: MORTE DEL MARESCIALLO OUDINOT

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13 SETTEMBRE 1847: MORTE DEL MARESCIALLO OUDINOT

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Settembre 13, 2022    
12:00 am

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Nicolas Charles Marie Oudinot, duca di Reggio, nato il 25 aprile 1767, è il maresciallo e forse anche il soldato più ferito durante tutte le guerre della Rivoluzione francese e dell’Impero.

34 ferite in totale. Tra il 1795 e il 1796 ricevette undici ferite, due da arma da fuoco e nove da sciabola e ad Arcis-sur-Aube, nel marzo 1814, venne ferito per la trentaduesima volta. Deve la vita solo alla sua placca di Grande Aquila della Legion d’onore, che ferma la palla. Si espose così tanto in tutte le sue campagne che fusempre accompagnato da un medico.

E quando il futuro maresciallo Canrobert lo incontra nelle acque di Barèges, nel 1830, commenta: “Non è altro che un colino”.

Coraggioso sotto l’Impero, ad Austerlitz a capo dei suoi granatieri, presto conosciuti come “Grenadiers d’Oudinot”, nominato maresciallo dopo Wagram nel 1809 e duca di Reggio nel 1810, Oudinot fu nuovamente ferito, ma fallì a Polotsk il giorno della battaglia di Smolensk, il 18 agosto 1812. E a Grossbeeren, il 23 agosto 1813, in piena Campagna di Germania, subì una dolorosa sconfitta contro l’ex maresciallo Bernadotte.

Nel 1814, durante i Cento giorni, Oudinot fa parte dei marescialli, con Victor, che rifiutano di unirsi all’imperatore. Tentò di opporsi al volo dell’Aquila e nel 1815 si schierò interamente con la Restaurazione.

• Cosa ne pensa Napoleone?

A Erfurt lo presenta allo zar Alessandro come “il Bayard dell’esercito francese”.

Nel decimo bollettino della Grande Armata, dopo Wagram: “è un generale provato in cento combattimenti, durante i quali ha mostrato tanto coraggio quanta conoscenza”.

Nell’aprile 1815, Napoleone riceve Oudinot a Parigi. Interrogato, quest’ultimo risponde: “non servirò nessuno, sire, visto che non servirò voi”. Napoleone gli disse: “Cos’hanno fatto i Borbone per voi più di me, perché voi li difendeste così bene dal mio approccio?”

E a Las Cases, Napoleone dichiara nel 1816: “Questo maresciallo aveva, per sua sfortuna, sposato una damigella di Couchy; questa giovane donna lo dominava interamente ed era nel campo monarchico; la sua cattiva condotta, le sue parole cattive nel 1814 indisposero i Lorena a tal punto che era diventato per loro nient’altro che un “traditore”.