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13 MARZO 1763: NASCITA DI GUILLAUME-MARIE-ANNE BRUNE

13 MARZO 1763: NASCITA DI GUILLAUME-MARIE-ANNE BRUNE

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Marzo 13, 2023    
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• Leggiamo quello che scrive C. Mullié, in “Biografia delle celebrità militari degli eserciti di terra e di mare dal 1789 al 1850”

Guillaume-Marie-Anne Brune nacque a Brive (Corrèze) il 13 marzo 1763. Destinato all’avvocatura, coltivava studi letterari a Parigi all’epoca della Rivoluzione. Brune si arruolò nel 2º battaglione di Seine-et-Oise. Aiutante maggiore nel 1791 e l’anno successivo aiutante generale; aiutante generale e colonnello nel 1793; poi comandante d’avanguardia contro il generale Wimpfen; era generale di brigata nella battaglia di Hondschoote. È lui che ristabilisce la tranquillità nel Mezzogiorno, nella stessa città di Avignone dove doveva morire assassinato.

In Italia, sotto il comando di Bonaparte, Bruna si distinse a Rivoli, San Michele, Feltre, Bellune, ecc. e fu nominato generale di divisione sul campo di battaglia. Ambasciatore presso la corte di Napoli, comandante in capo delle truppe inviate in Svizzera, la sua condotta gli valse i più grandi elogi e il comando dell’esercito d’Italia, in sostituzione di Berthier e di Massena, poi il comando in capo dell’esercito batavo.

La condotta di Brune in questa campagna fu ammirevole e gli valse il governo dell’Olanda e un’armatura completa. Da lì andò a pacificare la Vandea, poi comandò l’esercito di riserva, detto dei Grigioni, e passò in Italia, dove continuò a distinguersi.

Rientrato nel Consiglio di Stato, fu nominato presidente della sezione della guerra, ambasciatore a Costantinopoli, dove fondò le prime relazioni con la Persia.

Al suo ritorno nel 1805, fu nominato maresciallo di Francia [dopo soli cinque anni di carriera militare! ] e gran croce della Legione d’onore, comandante dell’esercito delle coste dell’Oceano, governatore delle città Anseatiche nel 1807, poi in disgrazia [lui che non fu mai nobilitato osò parlare a nome dell’esercito di Francia e non in quello di Sua Altezza Reale e Imperiale].

Luigi XVIII gli diede la croce di San Luigi nel 1814. Durante i Cento giorni ebbe il comando dell’esercito del Var. Alla fine del luglio 1815, dopo aver fatto sventolare la bandiera bianca a Tolone e essersi dimesso dal comando, Brune si reca a Parigi.

Giunto ad Avignone il 2 agosto, fu assassinato all’hotel del Palais-Royal, vicino alla porta del Rodano, dai realisti.

Questi furfanti indignarono il suo cadavere, lo trascinarono per le strade e lo gettarono nel Rodano. Respinto dal fiume, rimase due giorni senza sepoltura. Così perisce un guerriero illustre, l’onore dei nostri eserciti.

Napoleone disse di lui a Sant’Elena: “Si è perso nella mia mente a causa della sua condotta con il re di Svezia negli affari di Stralsund. Un maresciallo di Francia valeva un re di Svezia! Rendo giustizia al maresciallo Brune, ha fatto bene in Olanda; la battaglia di Alkemaar ha salvato la Repubblica da un grande pericolo “.