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13 dicembre 1799: LA COSTITUZIONE DELL’ANNO VIII OFFRE IL POTERE A BONAPARTE

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13 dicembre 1799: LA COSTITUZIONE DELL'ANNO VIII OFFRE IL POTERE A BONAPARTE

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Dicembre 13, 2022    
12:00 am

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Una delle cause del colpo di Stato del 18 brumaio anno VIII (9 novembre 1799) fu il rifiuto del Consiglio dei Cinquecento di rivedere la Costituzione dell’Anno III. Il potere fu poi diviso tra tre consoli provvisori, Bonaparte, Sieyès e Roger Ducos. Il primo console, Bonaparte, aveva la volontà di ristabilire l’ordine nel paese. Per questo, fece scrivere, da Daunou, molto ispirato da Sieyès e dalla società degli ideologi, in soli 11 giorni, una nuova costituzione: la Costituzione del 22 frimaio anno VIII (13 dicembre 1799), che sarà promulgata il 25 dicembre 1799 e ratificata successivamente il 7 febbraio 1800 per plebiscito.

Questa costituzione, che prende in prestito tutto il suo vocabolario dalla Roma antica (“Consoli”, “Tribunato”, “Senato”…) è fatta su misura per Bonaparte. Essa definisce principalmente i poteri del Primo Console, che sono considerevoli. Egli concentra tutto il potere nelle sue mani. È lui che propone e promulga le leggi, nomina e revoca i ministri e i funzionari e non risponde a nessuno. Fu eletto per 10 anni e indefinitamente rieletto dal Senato, così come gli altri due consoli, Jean-Jacques-Régis de Cambacérès e Charles-François Lebrun, che avevano solo un potere consultivo. Come dice Sieyes, “l’autorità viene dall’alto e la fiducia dal basso”.

La Costituzione istituisce anche un Consiglio di Stato incaricato di redigere i progetti di legge e i regolamenti della pubblica amministrazione e “di risolvere le difficoltà che insorgono in materia amministrativa”, e un multicameralismo composto da tre elementi: il Tribunato, 100 membri, incaricato di discutere i progetti di legge; il Corpo legislativo, 300 membri, che delibera a scrutinio segreto sui testi che gli sono sottoposti, ma senza potere discuterli e un Senato conservatore (della Costituzione), 80 membri, inamovibili e a vita, scelti dal Primo Console. Il Senato conservatore è giudice della costituzionalità delle leggi e può modificare la Costituzione attraverso senatoconsulti. 

Con alcune modifiche, questa costituzione rimase in vigore fino alla fine del Primo Impero nel 1814.

Nell’illustrazione, il Consiglio di Stato, nel Piccolo Lussemburgo. Bonaparte, Cambacérès e Lebrun sono in tribuna, Locré, segretario generale del Consiglio di Stato, seduto, redige il processo verbale davanti ai presidenti di sezione che prestano giuramento al Primo console.