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12 GIUGNO 1816: MORTE DEL MARESCIALLO AUGEREAU

12 GIUGNO 1816: MORTE DEL MARESCIALLO AUGEREAU

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Giugno 12, 2023    
12:00 am

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Campagna di Francia, gennaio 1814, Augereau comanda il corpo d’armata di Lione, città scarsamente fortificata, quasi priva di viveri e munizioni. Gli austriaci si stanno avvicinando. Le autorità cittadine, temendo rappresaglie austriache, si rifiutarono di armare la popolazione.

Augereau ebbe difficoltà a radunare 14.000 uomini per opporsi ai 60.000 austriaci. Combatte diversi ritardi ma, a corto di risorse, cede alla richiesta delle autorità di Lione ed evacua la città la notte del 21 marzo 1814 per ripiegare su Valence.

L’abbandono della città gli valse di essere qualificato da Napoleone a Sant’Elena di “defezionista di Lione”. Il 16 aprile 1814 Augereau denunciò Napoleone come tiranno e chiese ai suoi soldati di indossare la coccarda bianca.

Luigi XVIII lo nominò pari di Francia e cavaliere di Saint-Louis. Durante i Cento giorni, Augereau pubblicò un pomposo programma a favore dell’imperatore, ma quest’ultimo cancellò il suo nome dall’elenco dei marescialli, definendolo un “traditore della Francia” e lasciandolo senza lavoro.

Alla seconda restaurazione, Augereau riprese le sue funzioni nella Camera dei Pari al ritorno del re. Si ritirò nella sua proprietà a La Houssaye-en-Brie. Vi morì poco dopo, senza figli, di idropisia. È sepolto nel cimitero di Père-Lachaise.

Che cosa disse l’Imperatore, nel 1814, a colui che fu uno degli eroi della prima Campagna d’Italia, e che si lamentava della scarsa educazione e del cattivo equipaggiamento delle sue truppe?

“Se sei ancora l’Augereau di Castiglione, mantieni il comando; se i tuoi sessant’anni ti appesantiscono, lascialo e consegnalo al più anziano dei tuoi generali… Sii il primo alle pallottole… Devi prendi i suoi 93 stivali.

E a Sant’Elena, evocando l’indecisione di Augereau durante la Campagna di Francia?

“È invecchiato di vent’anni ai miei ordini, non ha più lo stesso ardore; inoltre aveva mezzi militari ma mai genio o educazione… Il vincitore di Castiglione avrebbe potuto lasciare un nome caro alla Francia; ma rimprovererà la memoria del disertore di Lione, il cui tradimento ha fatto tanto male al paese».

Ricordiamo il soldato di Montenotte, Millesimo, Lodi, Castiglione e Arcole, dove si precipitò sul ponte alla testa delle sue truppe.