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11 OTTOBRE 1805: 4º BOLLETTINO DELLA GRANDE ARMATA. MORTE DEL COLONNELLO LACUÉE

11 OTTOBRE 1805: 4º BOLLETTINO DELLA GRANDE ARMATA. MORTE DEL COLONNELLO LACUÉE

Quando

Ottobre 11, 2022    
12:00 am

Event Type

Augusta, 11 ottobre 1805. La battaglia di Wertingen viene seguita, a 24 ore di distanza, dalla battaglia di Günzburg. Il maresciallo Ney fa marciare il suo corpo d’armata: la divisione Loison su Langenau e la divisione Malher su Günzburg. Il nemico, che ha voluto opporsi a questa marcia, è stato disonorato ovunque. Invano, il principe Ferdinando accorre in persona per difendere Günzburg. Il generale Malher lo fa attaccare dal 59º reggimento. Il combattimento diventa ostinato, corpo a corpo.

Il colonnello Lacuée viene ucciso in testa del suo reggimento, che, nonostante la più vigorosa resistenza, ha conquistato il ponte con forza; i cannoni che lo difendevano sono stati rimossi e la posizione di Günzburg è rimasta in nostro potere. I tre attacchi del nemico sono risultati inutili: si è ritirato in fretta. La riserva del principe Murat arriva a Burgau e colpisce il nemico nella notte. I dettagli del combattimento, che possono essere forniti in pochi giorni, faranno conoscere gli ufficiali che si sono distinti.

L’Imperatore trascorre tutta la notte tra il 17 e il 18 (9/10 ottobre) e parte della giornata del 18 (10 ottobre), tra i corpi dei marescialli Ney e Lannes. L’attività dell’esercito francese, l’estensione e la complicazione delle combinazioni, che sono completamente sfuggite al nemico, lo sconcertano. I coscritti mostrano tanto coraggio e buona volontà quanto i vecchi soldati. Dopo aver superato il primo fuoco, perdono il nome di coscritto; tutti aspirano all’onore del titolo di soldato.

Il tempo continua ad essere pessimo da diversi giorni. Piove ancora molto; l’esercito però è vigoroso.

Il nemico ha perso più di 2.500 uomini nella battaglia di Günzburg. Abbiamo catturato 1.200 prigionieri e preso sei pezzi di cannone. Dei nostri, 400 uomini sono stati uccisi o feriti. Il generale d’Aspre è tra i prigionieri.

L’Imperatore è arrivato ad Augusta il 18 (10 ottobre), alle 9. La città è occupata da due giorni. La comunicazione dell’esercito nemico viene interrotta ad Augusta, Landsberg e a Füssen. Il principe Murat, insieme ai corpi dei marescialli Ney e Lannes, lo insegue. Dieci reggimenti sono stati ritirati dall’esercito austriaco dall’Italia e vengono di stanza dal Tirolo. Molti sono già stati presi. Alcuni corpi russi avanzano verso l’Inn, ma i vantaggi della nostra posizione sono tali che possiamo far fronte a tutto.

L’Imperatore è ospitato ad Augusta dall’ex elettore di Treviri, che ha trattato con magnificenza il seguito di Sua Maestà, durante il tempo che i suoi equipaggi hanno impiegato ad arrivare.