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11 LUGLIO 1920: MORTE DELL’IMPERATRICE EUGENIE

11 LUGLIO 1920: MORTE DELL'IMPERATRICE EUGENIE

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Luglio 11, 2023    
12:00 am

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L’11 luglio 1920 muore a Madrid, all’età di 94 anni, nel palazzo dei duchi d’Alba (discendenti della sorella maggiore), l’imperatrice Eugenia, l’ultima sovrana conosciuta in Francia, vedova dell’imperatore Napoleone III, morto nel 1873, e madre del principe imperiale, morto nel 1879.

Riposa accanto a suo marito e suo figlio a Farnboroughen, l’abbazia di Saint-Michel, un’abbazia benedettina di stile gotico fiammeggiante, che lei stessa aveva fondato nel 1881.

• L’IMPERATRICE EUGENIE E LA CAUSA DELLE DONNE

Nel 1862, l’imperatrice Eugenia si rivolse al Consiglio dei ministri affinché Julie Daubié, insegnante, potesse sostenere gli esami di maturità, sebbene questo accesso le fosse stato rifiutato nel 1861 dal ministro della Pubblica Istruzione, Monsieur Roulland. In mezzo a ragazzi di diciassette anni, Julie Daubié, trentasette anni, si è presentata alla Facoltà di Lione e ha raccolto quattro palline bianche dagli esaminatori, diventando così la prima donna francese titolare di un diploma di maturità.

L’imperatrice Eugenia ottenne anche la Legion d’Onore per Rosa Bonheur, la prima donna ad essere decorata in veste civile per servizi resi all’Arte, e espresse persino il desiderio che le donne fossero ammesse all’Accademia di Francia…

•L’IMPERATORE EUGENIE E IL RITORNO DALL’ALSAZIA-LORENIA

Il 23 ottobre 1870, dall’Inghilterra, dove era rifugiata, l’imperatrice Eugenia scrisse al re di Prussia Guillaume Ieren cercando di convincerlo a rinunciare all’Alsazia-Lorena.

Guglielmo I gli rispose il 26 ottobre 1870. Nella sua lettera di rifiuto scriveva: “Amo il mio paese come voi, signora, voi amate il vostro, e quindi capisco l’amarezza che riempie il cuore di Vostra Maestà e la simpatizzo molto sinceramente. Ma, dopo aver fatto immensi sacrifici per la sua difesa, la Germania vuole essere sicura che la prossima guerra la troverà meglio preparata a respingere l’aggressione su cui possiamo contare non appena la Francia avrà riparato le sue forze e trovato alleati. È solo questa considerazione, e non il desiderio di allargare un paese il cui territorio è abbastanza grande, che mi costringe a insistere sulle cessioni di territori, che non hanno altro scopo che ritardare il punto di partenza degli eserciti francesi che, in futuro, verranno ad attaccarci.

Nel 1917 gli Alleati, con gli Stati Uniti in primo piano, avevano deciso che non ci sarebbe stato alcun ritorno incondizionato all’interno della Francia dell’Alsazia-Lorena, poiché la consideravano territorio tedesco. Questo punto di vista è stato condiviso anche da un certo numero di politici francesi.

Di fronte a questo stato di cose, l’imperatrice Eugenia venne a conoscenza dell’esistenza di questa lettera a Clemenceau e gliela affidò perché la leggesse durante un incontro tra alleati.

La lettura di questi termini “È solo questa considerazione, e non il desiderio di allargare una patria il cui territorio è abbastanza grande, che mi costringe a insistere sulle cessioni di territori, che non hanno altro scopo che di posticipare il punto di partenza degli eserciti francesi che, in futuro, verranno ad attaccarci” ha dimostrato in questo incontro che il re di Prussia non considerava l’Alsazia-Lorena come territorio tedesco, ma che era solo ai suoi occhi uno spalto per proteggere la Germania.

Il ritorno dell’Alsazia-Lorena fu quindi elencato tra gli obiettivi di guerra.