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29 MARZO 1769: NASCITA DI NICOLAS JEAN-DE-DIEU SOULT

29 MARZO 1769: NASCITA DI NICOLAS JEAN-DE-DIEU SOULT

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Marzo 29, 2023    
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Nicolas – Jean-de-Dieu Soult nacque a Saint-Amans-la-Bastide (Tarn) il 29 marzo 1769. Semplice volontario nel reggimento Royal-Infanterie il 16 aprile 1785, superò rapidamente i gradi. Sottotenente a 22 anni, capo di battaglione poi generale di brigata nel 1794. All’armata di Sambre-et-Meuse, nel 1799, fu nominato generale di divisione. Passato all’esercito di Helvétie agli ordini di Massena, difende eroicamente il campo trincerato di Zurigo e a Kaltbrunn cattura un corpo di 2.000 russi.

Massena, inviato nel 1800 dal primo console all’esercito d’Italia, chiese la presenza di Soult al suo fianco. Da Genova accerchiata, con diversi battaglioni, attraversò coraggiosamente le file austriache, liberò il generale Gardanne e rientrò a Genova con numerosi prigionieri, cannoni e bandiere. Durante una nuova uscita, a Monte-Creto, un colpo di pistola gli fracassa la gamba. Rimase prigioniero fino alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800).

Di ritorno a Parigi al momento del trattato di Amiens (6 Germinal anno X-27 marzo 1802), Soult fu uno dei quattro generali chiamati al comando della Guardia consolare (5 marzo 1802), poi ricevette il comando in capo del campo di Saint-Omer (agosto 1803). Nel maggio 1804 fu promosso maresciallo dell’Impero, nel febbraio 1805 ricevette il gran cordone e fu in futuro capo della 4ª coorte della Legione d’Onore. Napoleone lo nominò colonnello generale della Guardia imperiale e comandante in capo del campo di Boulogne.

Nel settembre 1805, Soult, nuovo maresciallo, ricevette il comando del 4º corpo d’armata dell’esercito tedesco. A Austerlitz (2 dicembre 1805), comandò l’ala destra, s’impadronì dell’altopiano di Pratzen, rigettò una parte dei russi sul lago ghiacciato di Monitz, di cui fece rompere il ghiaccio a colpi di cannone (cannoni che aveva installato sull’altopiano). Alla fine di questa giornata, Napoleone lo bacia e gli dice: “Maresciallo, sei il primo manovratore d’Europa”. Soult risponde: “Sire, lo credo, poiché è Vostra Maestà che lo dice.”

Nel 1806, durante la campagna di Prussia, Soult si recò a Eylau, sconfisse il maresciallo Kalkreuth a Greussen, bloccò Magdeburgo, prese Lubecca e sconfisse Blücher a Schwartau. Dopo la pace di Tilsit, Napoleone lo nominò duca di Dalmazia.

In Spagna, nel 1808, Soult prese il comando del centro sinistro dell’esercito. Fu vittorioso a Gamonal, Burgos, Santander, Reynosa, e sconfisse gli inglesi a La Coruña, dove fu ucciso John Moore, il generale in capo inglese. In Portogallo, nel 1809, Soult vinse davanti al Porto. Ma, in mancanza di rinforzi, fu costretto a riportare il suo esercito in Galizia, battendo sul suo cammino l’esercito anglo-spagnolo ad Arzobispo.

L’imperatore nominò Soult maggiore generale delle armate francesi in Spagna. Il 18 e 19 novembre 1809, a Ocaña, con 30.000 francesi, schiaccia 60.000 spagnoli, prende 50 pezzi di cannone, 30 bandiere e 20.000 prigionieri. All’inizio di gennaio 1810 prese Siviglia, poi Olivença, fu vittorioso a Gébora, occupò Badajoz ma, con poco personale, fu sconfitto nella battaglia di Albuera. Nel mese di maggio costrinse Wellington a togliere l’assedio di Badajoz. Soult lasciò la Spagna nell’agosto 1812.

Ora è il comandante del IV Corpo d’armata della Grande Armata; combatte a Lützen e a Bautzen, ma viene rimandato a Bayonne per riorganizzare l’esercito del Mezzogiorno dopo la sconfitta di Vitoria. Vi riuscì e combatté a Orthez, ad Aire, a Vic-de-Bigorre, a Tarbes, e il 10 aprile 1814 a Tolosa. Per quest’ultima battaglia, Suchet, duca d’Albuféra, non intervenne mentre Soult glielo chiedeva con insistenza. Egli scrive: “Se non volete essere sotto il mio comando, mi metterò sotto il vostro. Non fate che apparire, le vostre truppe rimarranno, se volete, l’arma al braccio; il successo è assicurato.” Questa richiesta rimarrà vana, Suchet non si muoverà…

Durante la Prima Restaurazione, Soult fu governatore della 13ª divisione militare, poi ministro della guerra. Durante i Cento giorni, Napoleone gli affida le funzioni di maggiore generale dell’esercito. A Waterloo, l’imperatore, sconfitto, vuole gettarsi nella fornace. Fu Soult, rimasto al suo fianco fino all’ultimo momento, che, afferrando la briglia del suo cavallo, riuscì a trascinarlo sulla strada di Charleroi.

La Seconda Restaurazione lo costringe all’esilio e lo cancella dalla lista dei marescialli. Non tornerà dall’esilio fino al 1819. Luigi XVIII lo reintegra nella dignità di maresciallo e poi Carlo X lo eleva alla Pairie.

Il maresciallo Soult morì all’età di 82 anni, pochi giorni prima del colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte, il 26 novembre 1851 nel suo castello di Soult-Berg, vicino a Saint-Amans-la-Bastide dove nacque. In omaggio, il comune sarà rinominato Saint-Amans-Soult dal dicembre 1851. Il suo nome è inciso sull’arco di trionfo, pilastro ovest, colonna 33.