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Marengo, il cuore d’Europa da Pisa a Siviglia

La musica come ariete per rilanciare il primato culturale alessandrino sulla macrozona mediterranea occidentale estesa da Pisa a Siviglia: Alessandria come cuore pulsante del Piemonte al centro dell’antica area preindoeuropea (più precisamente quella antico-ligure) tornata prepotentemente dominante nella cultura pop mainstream.

L’analisi, esposta al Marengo Auditorium dai manager di PARETANĀU (Ente nativo del terzo settore che utilizza strumenti culturali e di ricerca per edificare l’identità profonda della provincia di Alessandria e favorirne lo sviluppo economico), delinea concreti scenari di sviluppo per il nostro territorio.

L’idioma galloromanzo è il denominatore comune ai popoli da sempre insediati nell’area mediterranea occidentale: qui l’identità preindoeuropea è dominante, in questo ambito culturale l’Alessandrino può pensare di poter ricostruire un’identità e rivendicare una primazia storica”.

La popolazione di Caristo (principale insediamento antico-ligure) era insediata originariamente nell’area dell’odierna Acqui Terme e successivamente si sparse per cause storiche sull’intero Territorio alessandrino.

L’incontro e la partnership con il Polo di Marengo sono automatici: la parabola imperiale di Napoleone cominciò tra Cherasco e Marengo, tra il 1796 ed il 1800, nel territorio antico-ligure più ancestrale: il consenso riscosso dal Generale corso (la Corsica è storicamente un’isola della medesima cultura) venne favorito anche dalle radici culturali comuni.

“Alessandria può fornire l’identità ancestrale definitiva alla macro-regione europea del Mediterraneo occidentale: e potremmo dire che Marengo in particolare è un territorio che attraversa il tempo e non su cui questo fluisce.

In fin dei conti, Bonaparte fu il primo statista a tentare di riunire l’Europa in un’unità accogliente, libera, egalitaria e fraterna – benché intrisa di un’orgogliosa identità ancestrale.

In questa concreta partnership tra ancestralità contemporanea e storia moderna, per costruire il futuro, possiamo dire che Marengo è l’hardware e PARETANĀU il software – entrambi necessari per conseguire l’obiettivo: unire ogni energia della provincia e muovere dalla cultura per costruire un valore economico condiviso e distribuito sullintero Territorio.

‘Questa cultura – così antica da contare più di ottomila anni e così contemporanea da essere in rinascita esponenziale da solo una decina d’anni – continua ad esistere nell’armonia delle lingue gallo-romanze meridionali e, oggi, trova il suo bardo in un nuovo ed arrembante folk-rock.

La ‘remontada’ di tradizioni talmente antiche ma così contemporanee favorisce il passaggio dell’industria culturale dalla dimensione del turismo esperienziale a quella del turismo emozionale: il turista, vivendo la realtà locale, lascia il Territorio portando con sé l’identità assorbita nella parentesi vissuta”.

PARETANĀU agisce su tre assi per creare sviluppo economico con la cultura: l’attrazione sul Territorio tramite eventi e reti relazionali per promuovere il turismo, poi gestito dalle strutture preposte; la generazione di valore aggiunto (generando clusters permanenti di sviluppo sul Territorio ed opportunità di generazione di valore anche fuori da esso); l’utilizzo di fondi europei – soprattutto a gestione diretta – per finanziare progetti legati al mainstream di progetto.

“Nessun partenariato è escluso, perché la necessità di edificare l’identità culturale non consente divisioni e personalismi.

La strategia di PARETANĀU è semplice: promuovere la collaborazione tra gli enti locali e potenziare la coesione in genere, per costruire l’identità alessandrina e promuovere la miriade di risorse tipiche del nostro Territorio.

L’unione di forze economiche e culturali è ideale per proporre il nostro Territorio a livello europeo.

La coesione tra tutti gli attori è essenziale per costruire progetti efficaci per le istituzioni amministrative territoriali”.

Questa proposta lungimirante – è l’opinione di Efrem Bovo (Marengo Temporary Manager) – è adatta per muovere l’intelligenza collettiva e congeniale al metodo di lavoro collettivo intrapreso dal Polo Culturale Internazionale di Marengo: la gestione unilaterale applicata al Marengo museum è finita per asfissia”.

La cultura – è stata la conclusione di Alessandro Calvi di Bergolo – è la leva per il marketing turistico utile per i gestori di dimore storiche nobili: il Piemonte unisce l’enogastronomia alle tradizioni, abbinamento trascurato altrove”.