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Cristoforo Baggiolini, l’eroe di Beresina

Via Baggiolini al quartiere Europa di Alessandria unisce corso Romita a via Galvani. Oggidì la strada è definita da due linee perpendicolari e dal segmento originario rettilineo interrotto dalla via De Gasperi.

Cristoforo Baggiolini (Alessandria, 11 novembre 1796 – Vercelli, 3 dicembre 1872) è stato ufficiale militare, docente, saggista, poeta. Correva l’anno 1812, l’autore finiva gli studi classici nella città natia e interveniva alla Campagna di Russia insieme alle truppe napoleoniche: il prode soldato sedicenne conquistava l’appellativo ”eroe di Beresina” sul campo di battaglia (26 – 29 novembre 1812). La zuffa accaduta sul suolo bielorusso è iscritta alla memoria collettiva svizzera: l’esercito napoleonico aveva arruolato 9mila militari elvetici e guadato il fiume assistito dal plotone di 1300 soldati svizzeri frontale alle truppe russe.

La restaurazione sabauda seguiva la débâcle di Napoleone e induceva Baggiolini a servire l’esercito sardo: il sottotenente unito al battaglione di Tortona partecipava alla spedizione austro-sarda a Grenoble (1815).

Correva l’anno 1817 e Baggiolini cessava la carriera d’armi per iniziare la docenza di lettere italiane al Real Collegio delle province di Torino: il docente, sostenitore agli insorti ai moti (1820–1821), volgeva opera moderatrice agli studenti.

Baggiolini, già condannato alla galera perpetua e alla confisca di beni poiché autore di due opuscoli (”Relazione di un carbonaro piemontese a uno spagnolo sugli ultimi casi di Torino” e ”Dialogo politico tra Machiavelli e un piemontese”) ottiene dal Senato il confino interno di due anni alternativo alla pena espiata prima di esercitare la docenza di retorica reclutato dal monsignore Alessandro d’Angennes (vescovo di Alessandria dal 1818 al 1832) al seminario arcivescovile di Vercelli.

Baggiolini, nominato preside al ginnasio di Vercelli, scrisse altresì gli opuscoli”Ai corruttori dell’opinione pubblica nella Venezia e nella Lombardia” (Vercelli, 1848) e ”Replica a T. Mora sugli agitatori veneti e lombardi” (Novara, 1848) per ribadire le tesi benevole all’annessione di Lombardia al Piemonte.

Baggiolini è stato iscritto all’Accademia degli Indefessi di Alessandria: l’elogio è stato mosso dall’opera ”Commentari alla famosa spedizione di Moska guidata da Napoleone Bonaparte l’anno 1812” (Alessandria, 1814) impreziosita dalla versione latina.

La produzione letteraria di Baggiolini, scrittore fecondo e mediocre di prosa e di versi, è estesa al poema ”Maria Clotilde di Francia regina di Sardegna” (Torino, 1818), ai dossier ”Storia politica e religiosa di Vercelli” (Vercelli, 1836) e ”Lo Studio generale di Vercelli nel Medio Evo” (Vercelli, 1888), alle opere ”Guiscardo” (Cuneo, 1828), ”Dolcino e i Patareni” (Novara, 1838), ”Tamar” (Vercelli, 1843).

La traduzione per finalità didattica ”Le opere di Virgilio letteralmente volgarizzate e tradotte” (Torino, 1843) curata dall’autore alessandrino per esaltare l’antico poeta romano, è stata respinta dalla dirigenza della scuola.