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L’estro di Ugo Foscolo per l’eternità di Marengo

La Grande Bataille (14 giugno 1800) sconquassava l’agro di Marengo: l’esercito austriaco, sminuito dalla controffensiva gestita dal Generale francese Louis Alexandre Berthier (Versailles, 20 novembre 1753 – Bamberg, 1° giugno 1815), ferito al braccio destro sul campo di battaglia, arretrava sul rio Fontanone.

L’ufficiale militare (Capo di Stato Maggiore, Ministro di Guerra per il Consolato, Maresciallo dell’Impero), devoto a Napoleone e cosiddetto ”la moglie dell’Imperatore”, scrisse il dossier solenne sulla battaglia poi tradotto nell’idioma solito ai territori occupati dal Generalissimo còrso.

”Figlio mio, desidero che voi facciate tradurre in italiano la relazione della battaglia di Marengo e le tavole, così come stesa dal Maresciallo Berthier: ciò può servire per istruire gli allievi alla Scuola Militare. Vostro affezionato Nap”. La lettera di Napoleone Bonaparte a Eugène de Beauharnais, figlio di Josephine (26 maggio 1806), avviava l’iter: il letterato Ugo Foscolo (Zante, 6 febbraio 1778 – Londra, 10 settembre 1827), ufficiale all’armata napoleonica, gradiva l’onere dal Ministro Maria Augusto Caffarelli già delegato dal viceré d’Italia. L’opera foscoliana ”Commentario alla battaglia di Marengo” (1806) diffusa dalla Stamperia Reale di Milano è impreziosita dalla tiratura di pochissimi esemplari e mai distribuiti. Oggidì è nota l’esistenza di tre copie, carte rare (due copie originali di Berthier e la lettera autografa di Napoleone a Beauharnais), diversi volumi preziosi vergati dalla firma e dalle postille di Ugo Foscolo, la versione adespota edita a Morbegno (1801).