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L’Italia ripartirà dalla Calabria

”L’Italia ripartirà dalla Calabria”: l’asserzione gagliarda di Oscar Gastaldi (esperto di marketing e dedito altresì alle aziende calabresi più celebri) è la sintesi autorevole per esibire la dote socio-culturale diffusa ovunque e da sempre dalla popolazione di origine calabrese.   

”La figura poliedrica di Fedele Micò – è stato aggiunto dalla figlia Caterina – esalta il dinamismo mirato all’ascesa socio-economica. Correva l’anno 1961 e papà emigrato dalla provincia di Catanzaro alla città di Alessandria per offrire opportunità di crescita migliore alla famiglia lavorava alla fabbrica Montecatini (Solvay Solexis) a Spinetta Marengo senza però arrestare la professione di fotografo. La grinta è stata il preludio al piccolo negozio aperto per soddisfare la clientela di balere, scuole, colonie. L’estro artistico sorto altresì dalla stesura di mille poesie annunciava la nascita di Radio Centrale 2000 (Alessandria, 1976): l’emittente libera inserita altresì sulla terra natia è stata il megafono per promuovere l’imprenditoria calabrese e avvicinare l’utente ai mass-media e alla comunicazione interattiva. La vicenda politica di papà è stata estesa alla presidenza al Consiglio comunale di Alessandria”.

”Il patrimonio storico-culturale immenso – così è stato asserito dal giornalista Arcangelo Badolati – custodito dalla nostra terra intrisa di sangue dalle ‘ndrine esalta la meraviglia recondita di ogni sito conosciuto alla cronaca internazionale soltanto per l’infiltrazione criminale. La Calabria è costellata di siti archeologici perpetuati dal mito omerico oltre alla sapienza riversata sulla storia dell’umanità. La lista stesa dall’antichità greca e bizantina abbraccia legislatori, urbanisti, artisti, condottieri, filosofi, atleti, eremiti, pontefici eletti all’origine per il Cristianesimo, Nosside (la poetessa equiparabile a Saffo), l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, Zaleuco da Locri (il primo legislatore dell’umanità). Il cuore di archeologi e glottologi celeberrimi stimolati dalla curiosità scientifica è stato rapito dalle tracce antiche custodite dalla Calabria. Il volume ”La Calabria delle meraviglie” è mosso dalla mia volontà di illustrare l’effige fruttuosa alternativa al reportage di cronaca nera narrata per tre decenni sul quotidiano ”La Gazzetta del Sud” e sulle pagine di venti libri scritti per studiare la fenomenologia criminale italiana. L’impulso è stato indotto dalla visita di Papa Francesco a Cassano allo Jonio (2014) dirimpetto ai 250mila fedeli: qui il pontefice scomunicava il male. La frase ”Gli ‘ndranghetisti sono fuori dalla comunione con Dio” esortava il clero a negare matrimoni, funerali, cresime, battesimi ai criminali iscritti alla mafia. Questo miracolo semantico, lessicale, culturale, religioso inedito è sbocciato sulla terra di Calabria”.

L’energia perpetuata sul locus lambito dalla cultura (Marengo è il cuore dell’area vasta stesa dalla propaggine appenninica ligure alla pianura padana premuto dalla folla itinerante sulle vie Marenche create per connettere la Liguria al Piemonte e all’Europa e poi dal trionfo napoleonico) può nutrire lo spirito e lenire l’assillo all’uomo coinvolto dalla questione morale ciclica.