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Cavalieri e motociclisti, l’analogia a Marengo

Il corteo chiassoso di dodici motociclette targate motoclub Polizia di Stato (delegazione di Asti) è approdato ieri al polo culturale di Marengo: il tour svolto al primo museo napoleonico è stato gradito ai biker rapiti dalla voce di Efrem Bovo (Ujce – Unione giornalisti e comunicatori europei) diffusa per narrare l’eroismo di Bonaparte. La piana di Fraschéta, già solcata dalle scaramucce di soldati e dal crepitio di zoccoli di cavallo, è stata attraversata dal sound rock di dodici motocicli, alcuni griffati dal brand iconico Harley Davidson, sinonimo di élite e potenza ideali per le trasferte on the road ardue. Il tour è stato esteso all’ossario intitolato ai prodi caduti a Marengo e al busto pregevole dedicato al Generale francese Louis Desaix, stratega essenziale per il trionfo francese alla Grande Bataille (14 giugno 1800). La comitiva di biker è stata proattiva alla ricerca di connessioni efficaci per collaborare e promuovere la ”mission” di Ujce: trasmettere la grande storia per appassionare la popolazione a proporre le prassi sociali virtuose. L’affinità di figure unite ai secoli diversi è clamorosa. L’ansia di velocità unisce il cavaliere al biker: il destriero è il veicolo d’antan per il trasporto rapido poi sostituito dalla vettura a motore. L’immagine collettiva rituale ritrae altresì il consigliere Maurizio Sciaudone (delegato per il Polo di Marengo – Provincia di Alessandria).