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Napoleone e il primo duomo di Alessandria

Il furto di opere d’arte (alias ”spoliazioni napoleoniche”) compiuto dall’esercito francese nell’Europa sottomessa dal 1797 al Congresso di Vienna (1815) demoliva tout court il patrimonio culturale altrui? Giovedì 9 alle 17 l’architetto Gianni Cellè è atteso al Polo culturale di Marengo al talk ”C’era una volta il duomo” condotto dal direttore Massimo Taggiasco (Alessandria24). L’esperienza di Cellè guiderà la platea all’antica cattedrale di San Pietro eretta (1170) sul suolo di piazza Libertà (Alessandria) e poi abbattuta (1803) per esaudire la volontà di Napoleone e liberare la piazza d’Armi per elevare la città lambita dall’acqua di Tanaro e Bormida a fortezza militare primaria d’Italia settentrionale. La vox populi critica innescata dall’emblema comunitario distrutto è stata lenita dall’incuria patita dalla struttura medievale già restaurata e dal vincolo di costruire il duomo nuovo. Il meeting è abbinato al calendario ”Marengo di Giovedì” promosso dalla Provincia di Alessandria insieme alla Cathedra Alexandriae e Ujce (Unione Giornalisti e comunicatori europei).