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L’unione eterna di poesia e territorio

Correva l’anno 1969 e il critico musicale Enrico De Angelis (club Tenco) coniava la formula ”canzone d’autore”. Questa definizione è riduttiva per miniare la lirica fiorita dalla connessione alla città natia: la poesia trasmette altresì la fragranza diffusa dall’epicentro. È impossibile scindere la Scuola storica genovese (fucina artistica e culturale di cantautori celeberrimi: Umberto Bindi, Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Giorgio Calabrese, Luigi Tenco, Gian Franco e Gian Piero Reverberi) dalla via Cecchi alla Foce. Giovedì alle 17 al Marengo auditorium è atteso l’autore Roberto Paravagna per illustrare l’opera letteraria ”Parole e musica. I luoghi della canzone d’autore italiana”. Il giornalista ligure, anchorman eclettico di trasmissioni diffuse dalle radio Rai2 e Vaticana e dalle emittenti commerciali, esalta la “scena cantautoriale” poiché più stimata della “scuola di cantautori” a esibire lo sfondo connesso ai siti della canzone d’autore: lo slancio di parolieri celebri è intriso dall’impulso di folclore fuso al territorio e influssi di vita privata. Il talk è targato ”Marengo di Giovedì”, l’iniziativa promossa dalla Provincia di Alessandria insieme alla Cathedra Alexandriae e Ujce (Unione Giornalisti e comunicatori europei).