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L’arte è la staffetta per la memoria

”Omnia vincit amor: et nos cedamus amori”: l’emistichio di Virgilio può indurre a gradire di vivere l’intensità greve di questa giornata speciale offerta alla memoria o ”scriba dell’anima” (com’è definita dall’aforisma aristotelico per esaltare la parola potente e perpetua).

La parola, altresì scritta o dipinta, trasmette le sensibilità percepite dall’uomo dotato di voce dalla nascita per parlare e, così, crescere.

L’amore passionale unisce Bella Rosenfeld a Marc Chagall e copre d’armonia la vita, parallela al secolo XX, di due artisti bielorussi di fede ebraica. Bella è la figliola graziosa di famiglia agiata, Marc è l’artista bohémienne scapestrato: il colpo di fulmine risale al 1909 e scioglie qualsiasi ostacolo per costruire la love story, delicatissima e intensa, perpetuata dalla terza arte. Correva l’anno 1915 e Chagall, già fuggito dalla Russia zarista colpita dal progrom, ritorna a casa per sposare la fidanzata: la nascita di Ida irrobustisce il matrimonio. L’amore vivace resiste oggi e fluttua sulle nuvole dipinte sulle tele: il volo di Bella e Marc è diffuso al capolavoro ”Sulla città” (1918). Il volo è ripetuto sull’opera ”Sopra Vitebsk” (1914) per definire l’esilio assiduo patito dagli Ebrei.

Questa vicenda dolce è stata esposta dall’autore alessandrino Bruno Volpi al Marengo auditorium: il relatore, scandito dal ritmo imposto dal giornalista Massimo Taggiasco, narrava il romanzo ”Chiaroscuri di donna” dedicato all’indole battagliera di protagoniste refrattarie alla grandeur di cinque partner famosi: Giovanni Boldini, Marc Chagall, Edouard Manet, Pablo Picasso, Auguste Rodin.

Il talk è incluso al calendario ”Marengo di Giovedì” promosso dalla Provincia di Alessandria insieme alla Cathedra Alexandriae e all’Unione Giornalisti e comunicatori europei (Ujce).