Correva l’anno 1994 e l’alluvione mieteva quaranta vittime sull’area solcata dal fiume Tanaro. L’ecatombe ambientale è tuttora verosimile: oggi è necessario erigere l’altezza di un metro sulle barriere contigue agli argini di Tanaro già costruiti per proteggere la città di Alessandria.
L’esercizio di prassi sociali virtuose per ridurre l’esito triste di calamità naturali è promosso altresì dall’attività politica di matrice istituzionale. Il dossier ”L’impegno di un comunista nel partito e nelle istituzioni” esibisce gli interventi di Francesco Moro al Consiglio regionale di Piemonte (VI legislatura, 1995 – 2000). L’attività di controllo favorita dal consigliere novese esalta dilemmi sociali connessi e correnti sul territorio alessandrino: il dissesto idrogeologico, la promozione per il flusso turistico al polo termale di Acqui e alle valli Borbera e Curone, il deficit di strutture idonee per soccorrere la popolazione di cittadini, lavoratori, viaggiatori operativi sulla nostra area vasta provinciale più inquinata d’Europa poiché invasa dalle industrie e dalle autostrade.
”Ieri – aggiunge Rocco Muliere (già consigliere regionale) sollecitato dal giornalista Massimo Taggiasco = esisteva la scuola di partito, oggi latita il senso civico: urge reagire alla crisi di partecipazione popolare all’attività politica per slegare altresì il cruccio indotto dall’affinità tra l’ambiente e la salute irrisolto nonostante la mole cospicua di risorse regionali assorbite dal settore sanitario”.
”Questo talk – conclude Efrem Bovo, Marengo temporary manager – contribuisce a convertire il sito simbolico per la saga di Napoleone dal campo di battaglia al campus per l’educazione”.